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Pochi
mesi or sono scomparivano dal profilo del castello di Murlo i pini
secolari che lo caratterizzavano lasciando un vuoto impossibile da
accettare assieme alla scoperta di una porzione di annessi del borgo
tutt’altro che piacevole a vedersi. Anche i resti degli sfortunati
alberi sono stati rimossi e l’aiola che li conteneva appare oggi
spoglia e priva di ogni ragione di essere. Per coloro che erano
abituati ad avvicinarsi al castello passando sotto i giganteschi pini,
l’aspetto attuale senza le loro presenze diviene col passare
del tempo sempre meno tollerabile. Debbo dire di aver molto riflettuto
sulla situazione creatasi a seguito dell’evento e a ipotizzare
possibili soluzioni che ristabilissero un accettabile equilibrio
nell’aspetto del borgo. Nessuno conosce la storia di quei pini né il
motivo per il quale si fossero venuti a trovare in quel posto circa due
secoli fa, né come sia stato possibile che arrivassero ad avere quelle
dimensioni, ma si può benissimo dare una ragionevole risposta alla
seconda domanda osservando le foto di cento e di sessanta anni fa
allorché
la loro posizione appariva molto più addentro nel campo e la larghezza
della via di accesso al castello assai più limitata. Tutti si augurano
che l’antico borgo riacquisti un aspetto più confacente a quello
originario, senza ricorrere a soluzioni fantasiose e di dubbio gusto
suggerite magari dall’immancabile Solone del momento ma affidandosi
piuttosto alle competenze della Guardia Forestale e della S.I.A. (vedi
articolo nel numero precedente) per avere pareri appropriati in merito
e per reperire due pini “di pronto effetto” da ricollocare nell’area
rimasta libera. L’Amministrazione Comunale non rimarrà certo
insensibile di fronte
ad una prospettiva del genere che potrebbe soddisfare tutti ed evitare
di far venire in mente a qualcuno la voglia di voler creare altri
capolavori in zona. I vecchi pini non ce li ridarà nessuno, almeno a
breve termine, ma sapere di essersi adoperati affinché qualcuno, magari
fra cent’anni abbia l’impressione di vedere Murlo com’era ai giorni
d’oggi, ci farà piacere anche se non ci saremo più.
………………..
P.S.
Chiedo
scusa per il mio
tentativo non molto felice di simulazione grafica, ma i due pini
andrebbero rimessi proprio lì.
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