MURLOCULTURA n. 1 - 2005 | |
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di Sandro Scali
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Possiamo ben dire che
ognuno di noi trascorre gran
parte della propria vita ad occhi bendati, e lo fa senza accorgersene.
Ormai
siamo talmente frastornati da immagini e notizie provenienti da ogni
parte da
non renderci conto delle cose che in ogni momento abbiamo sotto gli
occhi. Per
fortuna non tutti sono così: il dottor Giorgio Botarelli ad
esempio, è stato
spesso notato aggirarsi per Murlo munito di macchina fotografica. Tutti
ci
domandavamo “che cosa cercasse” di tanto interessante nel
nostro castello fino
al giorno in cui ci ha sorpresi con lo studio approfondito sopra
un’antica
ceramica murale raffigurante Maria Assunta in cielo. La cosa che ci ha
colpiti
di più è stata la natura del lavoro svolto, non limitato
solamente all’immagine
tra l’altro di pregevole fattura, bensì la storia che
l’aveva portata “proprio
in quel posto” e quella del personaggio: Baldassarre Bellacchi
che ce l’aveva
voluta. Un esempio pratico per farci riflettere su quanto ogni giorno
perdiamo
per non essere in grado di saper leggere le cose, ma soprattutto per
non
renderci nemmeno conto della loro presenza. |
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