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Una
luna grande nel cielo. Vicino ad essa una stella, poi la pace. Eventi
che quotidianamente ci toccano e lacerano il cuore. Yara, Sara, …
spesso si muore e nessuno se ne accorge; meglio l’indifferenza
trionfa in ogni aspetto della vita; tutto fa notizia anche la morte,
mistero insondabile, esistenze “troncate da mani che grondano
sangue innocente e puro”. Chi farà pulsare i cuori e le menti di
esseri abituati a tutto senza anima e senza rimorsi ? Chi potrà dare
senso a tutto ciò che si vede, si guarda, si ascolta? Domande a
volte senza risposte, ma che chiamano a condividere la nostra vita
per essere solidali con tutti. Torna il mistero della croce a porsi
di fronte ai nostri occhi per farci incontrare ed aprirci alla
speranza di cuori e mondo nuovi dove la fraternità, il
riconoscimento dell’altro, la condivisione divengono rispetto della
dignità di ognuno, della giustizia e della legalità. E’ il tempo
del silenzio, mentre siamo storditi da tanti frastuoni, rumori e voci
clamorose nella tumultuosa vita del nostro tempo. Il silenzio,
ascolto pieno dell’altro e della sua presenza; coraggio del
perdono; speranza per tutti di essere un “buon cireneo” che aiuta
a portare e discendere dall’orrore del tempo. Non ha bisogno l’uomo
di apparire, di mascherarsi, di divenire crocifissore degli altri per
“dimostrare” la sua potenza. Ha bisogno di misericordia, di
coraggio, di servire l’umanità sofferente segnato di un nuovo e
più grande amore per tutti. Occorre svegliarsi “da questo irreale
sonno che silenziosamente e inesorabilmente uccide”.
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