MURLOCULTURA n. 1/2012 | ||
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NOTIZIE BREVI
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Furto alla Pieve a Carli: denuncia contro ignoti Denuncia contro ignoti per il furto delle grondaie e dei tubi di scolo in rame all’antica Pieve a Carli di Murlo. Un fatto avvenuto qualche giorno fa, ma la notizia è trapelata solo ora. Nell’antica chiesa di Santa Maria a Carli infatti, una antica pieve fuori mano dove si stanno eseguendo i lavori di ristrutturazione grazie a un finanziamento di 100 mila euro giunto qualche anno fa dalla Fondazione Monte dei Paschi, ignoti si sono introdotti nel cortile antistante la chiesa e sul retro della stessa ed hanno sfilato tutte le nuove tubature esterne in rame. Il fatto ha lasciato allibita la piccola comunità di Murlo, soprattutto dato che i recentissimi lavori facevano sperare in un riutilizzo a breve dell’antica pieve, ma anche perché un furto presso una chiesa desta sempre una eco maggiore rispetto ad altri fatti analoghi. Anche il parroco Don Giacinto di Polito e il consiglio parrocchiale sono rimasti perplessi davanti a questo inaspettato fatto nella Pieve, un luogo molto amato anche grazie alla presenza per secoli della Madonna ritenuta miracolosa, una tavola di Andrea di Niccolò trasferita dalla pieve alla chiesa di San Fortunato. “Solo pochi giorni dopo la loro installazione – ci dicono in parrocchia – i tubi sono stati accuratamente sfilati e rimossi dai ladri, tubi che ci sono costati una bella somma. Siamo molto delusi da questo fatto ed abbiamo sporto denuncia”. Il finanziamento attribuito per il restauro della chiesa rinascimentale, che tra l’altro per diversi secoli ha visto tre principali feste celebrate nella Pieve, tra cui quella di San Giuseppe, è stato accolto a suo tempo con grande soddisfazione dato che la popolazione è molto legata a questa struttura religiosa. I tre altari settecenteschi con sculture dell’Arrighetti, artista senese del XVII secolo, e il portico che sta tornando piano al suo antico splendore, hanno non solo un valore storico-artistico ma anche affettivo per moltissima gente da queste parti. La Pieve, posta in un luogo piuttosto isolato, è stata per molto tempo sede di pellegrinaggi e ogni anno per l’Assunzione vi viene ancora celebrata una messa con piccolo ritrovo dei fedeli. La scomparsa di tutte le tubature di rame ripropone il tema della sicurezza delle molte chiese di campagna disseminate nelle colline a sud di Siena: Pieve a Carli ha solo un’abitazione a qualche centinaio di metri di distanza ed è quindi piuttosto difficile notare eventuali sospetti movimenti in zona. Murlo, che per molti secoli è stata sede del Vescovado di Siena, ha ben 19 chiese e pievi di cui solo una minuscola parte ancora utilizzate per cerimonie religiose. Molte sono in pessime condizioni, altre sono state restaurate o acquistate da privati, ma praticamente tutte in tempi diversi hanno subito le visite dei ladri. Niente di nuovo sotto il sole purtroppo. (Annalisa Coppolaro)
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