Negli
ultimi mesi “L’Angolo di Dosolina” è uscito dalle pagine di
Murlo Cultura e anche dai confini comunali, se così possiamo dire;
infatti in questo numero vi parlerò delle mie esperienze di “riciclo
creativo” in due ambiti che apparentemente potrebbero sembrare
distanti tra loro ma che nei fatti, non lo sono.
Il
primo ambito in cui “L’angolo di Dosolina” si è inserito è
stata l’iniziativa che si è svolta a Sovicille il 23 marzo,
organizzata dall’Unione dei Comuni della Val di Merse e dal Centro
Pari Opportunità territoriale e denominata “Di necessità virtù.
Donne e soluzioni creative in tempo di crisi”. A seguito degli
interventi della vice-sindaco di Sovicille Antonella Battisti e della
psicologa Angela Ricevuto Livoni, si sono susseguiti quelli di
numerose donne del territorio che hanno potuto raccontarsi attraverso
il loro modo di affrontare la crisi economica che stiamo
attraversando, tra queste c’eravamo anche io ed il mio “riciclo
creativo”. Ho potuto quindi ripercorrere insieme ai presenti come
ho iniziato ad occuparmi di questo argomento, ovvero per il desiderio
di recuperare quanto non riciclabile con la raccolta differenziata ed
evitare di conseguenza che determinati oggetti e materiali creassero
un forte impatto ambientale. Ho tentato di far capire come chiunque
possa avvicinarsi a questo mondo, a partire anche da una semplice
navigazione in internet nel quale, come ho avuto più volte occasione
di sottolineare, si apre davvero un mondo vastissimo. L’altro
aspetto su cui ho messo l’accento è stata l’importanza di
trasmettere un simile modo di ragionare ai bambini, in quanto far
passare il concetto di salvaguardia dell’ambiente attraverso
l’approccio ai rifiuti è un primo passo per far si che “gli
adulti di domani” siano in grado di tenere delle condotte
consapevoli e rispettose nei confronti dell’ambiente.
La
teoria, chiamiamola così, qui esposta ha trovato concretezza nel
Clan, il centro di aggregazione giovanile realizzato grazie alla
collaborazione tra comune di Murlo, provincia di Siena e AUSL.
Insieme
alle mie amiche/colleghe Sara Cipriani e Silvia Formigli siamo state
chiamate a inserirci nelle sue quotidiane attività (gestite dalle
cooperative Pleiades e GiocoLeNuvole) con un progetto esterno, per
realizzare il quale abbiamo messo in campo la nostra esperienza con i
bambini e la nostra voglia di lasciare un messaggio alle nuove
generazioni attraverso un progetto di riciclo creativo e di
educazione alla raccolta differenziata. Siamo state piacevolmente
stupite dalla capacità dei bambini (che hanno tra gli 8 e gli 11
anni) di recepire i concetti base della raccolta differenziata,
proposti attraverso giochi, così come siamo state colpite dalla
creatività e dalla passione con cui hanno concretamente realizzato i
loro progetti di riciclo creativo. Si sono letteralmente buttati a
capofitto sugli scatoloni contenenti i vari rifiuti che, scelti per
la loro forma, o magari per il colore o chissà per quali altri
motivi, sono andati a formare le composizioni più strane e curiose.
Spesso l’oggetto non ha una vera e propria utilità, ma è il
frutto dell’assemblaggio di più rifiuti che messi insieme nel
bambino producono suggestioni e mettono in moto fantasia e ulteriore
voglia di creare.
Nonostante
gli incontri siano stati solo 5 sono convinta che abbiamo lanciato un
piccolo seme e se anche solo uno di questi bambini lo coltiverà e
continuerà sulla strada che abbiamo provato ad indicare per me sarà
già un grande successo!