Pianificare
il territorio partendo dal presupposto che questo costituisce un
patrimonio di valori identitari che come tali non devono essere
deturpati perché l’utilizzazione delle risorse territoriali ed
ambientali deve avvenire garantendo la salvaguardia ed il
mantenimento dei beni comuni e l’uguaglianza di diritti all’uso e
al godimento dei beni comuni, nel rispetto delle esigenze legate alla
migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future.
Non
stiamo parlando di enunciazioni teoriche bensì della Legge regionale
toscana Norme per il governo del territorio, una legge
urbanistica nata nel gennaio del 1995, successivamente rivista con la
L.R. 1 del 2005, le cui novità hanno costituito un importante punto
di riferimento per molte altre regioni italiane. La Regione, con
la presente legge, promuove e garantisce la tutela delle risorse
essenziali del territorio in quanto beni comuni che costituiscono
patrimonio della collettività. Tra le risorse essenziali da
tutelare sono naturalmente compresi il paesaggio ed i documenti della
cultura. Le norme toscane sono molto chiare: …nessuna delle
risorse essenziali del territorio può essere ridotta in modo
significativo e irreversibile in riferimento agli ecosistemi di cui è
componente. …Le azioni di trasformazione del territorio devono
essere valutate ed analizzate in base ad un bilancio complessivo
degli effetti su tutte le risorse essenziali del territorio.
Il
comma 4 dell’art. 3 dispone con la massima chiarezza che …nuovi
impegni di suolo ai fini insediativi e infrastrutturali sono
consentiti esclusivamente qualora non sussistano alternative di
riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e delle
infrastrutture esistenti. Essi devono in ogni caso concorrere alla
riqualificazione dei sistemi insediativi e degli assetti territoriali
nel loro insieme, nonché alla prevenzione e al recupero del degrado
ambientale e funzionale.
Molte
altre fonti normative vigenti sono state concepite per tutelare e
valorizzare i valori identitari del territorio, cito solo il Codice
dei beni culturali e del paesaggio emanato in attuazione dell’art.
9 della Costituzione “La Repubblica… tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico della Nazione” ma, guardandoci
intorno, ci rendiamo conto che siamo ancora lontani dal
raggiungimento degli obiettivi codificati dai principi normativi, con
il grave rischio di compromettere irreparabilmente il patrimonio
territoriale che trasmetteremo alle generazioni future.