MURLOCULTURA n. 1/2013

Governare il territorio

di Massimo Vivi


Associazione Culturale di Murlo
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Pianificare il territorio partendo dal presupposto che questo costituisce un patrimonio di valori identitari che come tali non devono essere deturpati perché l’utilizzazione delle risorse territoriali ed ambientali deve avvenire garantendo la salvaguardia ed il mantenimento dei beni comuni e l’uguaglianza di diritti all’uso e al godimento dei beni comuni, nel rispetto delle esigenze legate alla migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future.
Non stiamo parlando di enunciazioni teoriche bensì della Legge regionale toscana Norme per il governo del territorio, una legge urbanistica nata nel gennaio del 1995, successivamente rivista con la L.R. 1 del 2005, le cui novità hanno costituito un importante punto di riferimento per molte altre regioni italiane. La Regione, con la presente legge, promuove e garantisce la tutela delle risorse essenziali del territorio in quanto beni comuni che costituiscono patrimonio della collettività. Tra le risorse essenziali da tutelare sono naturalmente compresi il paesaggio ed i documenti della cultura. Le norme toscane sono molto chiare: …nessuna delle risorse essenziali del territorio può essere ridotta in modo significativo e irreversibile in riferimento agli ecosistemi di cui è componente. …Le azioni di trasformazione del territorio devono essere valutate ed analizzate in base ad un bilancio complessivo degli effetti su tutte le risorse essenziali del territorio.
Il comma 4 dell’art. 3 dispone con la massima chiarezza che …nuovi impegni di suolo ai fini insediativi e infrastrutturali sono consentiti esclusivamente qualora non sussistano alternative di riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti. Essi devono in ogni caso concorrere alla riqualificazione dei sistemi insediativi e degli assetti territoriali nel loro insieme, nonché alla prevenzione e al recupero del degrado ambientale e funzionale.
Molte altre fonti normative vigenti sono state concepite per tutelare e valorizzare i valori identitari del territorio, cito solo il Codice dei beni culturali e del paesaggio emanato in attuazione dell’art. 9 della Costituzione “La Repubblica… tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” ma, guardandoci intorno, ci rendiamo conto che siamo ancora lontani dal raggiungimento degli obiettivi codificati dai principi normativi, con il grave rischio di compromettere irreparabilmente il patrimonio territoriale che trasmetteremo alle generazioni future.


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