A
chi percorre il tracciato della vecchia ferrovia carbonifera, non saranno
sfuggite alcune tracce che richiamano alla mente tempi e situazioni
ormai lontani di cui non siamo riusciti ancora a renderci conto. Se
escludiamo le opere più imponenti quali ponti e gallerie ci accorgiamo
che esistono piccole cose mimetizzate nell'ambiente capaci di dire qualcosa
riportandoci alle realtà più semplici della vita quotidiana
di un secolo e mezzo fa. Ebbene, tra queste ve ne sono due riferibili
allo stesso impianto e precisamente al telegrafo dapprima e, più
recentemente al telefono. Si tratta di due mensole murate nella roccia
una delle quali porta ancora un isolatore di porcellana. La linea viaggiava
al lato della ferrovia servendosi anche di pali nei tratti di rinterro;
partiva dalla stazione di Murlo fino a congiungersi con la rete delle
Ferrovie Romane alla stazione di Monte Antico.
Esattamente il 1° gennaio 1881 la Tipografia SordoMuti di L. Lazzeri,
licenziava una pubblicazione contenente il Regolamento Generale delle
Miniere di Murlo redatto dall'allora Direttore Ing. L. Bidou, per conto
della concessionaria Compagnia Francese delle Miniere di Pienza. Tra
le sette parti in cui si suddivide il Regolamento ce n'è una
che si riferisce alla gestione del Telegrafo e della quale è
interessante leggerne alcuni articoli:
Art.18.
La linea sociale è affidata alla sorveglianza del personale del
mantenimento della Ferrovia. Entra nelle attribuzioni del sorvegliante
di constatare nelle sue visite il perfetto stato della Linea Telegrafica.
Art.19.
I guardiani della ferrovia ogni qual volta visitano il suo tronco (1),
devono osservare anche se il filo telegrafico è buono, se gli
isolatori sono intatti, se i pali sono nel loro stato normale. Verificando
una rottura del filo o di isolatori, o pali abbattuti, devono procurare
di riparare subito, chiamando in loro aiuto i guardiani più prossimi,
ed avvisando in pari tempo il sorvegliante, il quale dovrà recarsi
sul posto, assicurarsi che la riparazione sia fatta con esattezza, e
riferirne poi alla Direzione, facendo conoscere possibilmente quali
sieno state le cause del guasto avvenuto.
Art.20.
Presso ciascuna Cantoniera, in consegna al Guardiano addettovi, sarà
tenuta una piccola scorta di materiali telegrafici per far fronte alla
riparazione di piccoli guasti. Avvenendo guasti di maggior rilievo,
e pei quali abbisognino materiali sufficienti, il Guardiano più
prossimo si recherà immediatamente a darne avviso alla Direzione,
perché questa provveda all'invio del materiale necessario per
la riparazione.
Art.21.
Quando la corrispondenza sia irregolare ed interrotta tra due stazioni,
il Capo Stazione ne renderà consapevole il Conduttore del Treno
che primo partirà nella direzione della linea ove il guasto esiste.
|
|
Art.22. In caso di temporale, l'Ufficio che se ne accorgerà
pel primo avanti di togliere gli apparati di circuito, ne avvertirà
gli uffici coi quali corrisponde, porrà quindi comunicazioni dirette
al Commutatore, se l'Ufficio è intermedio, porrà il filo
della linea in comunicazione colla terra se sarà estremo.
Art.23. Sono proibite le trasmissioni abusive fatte per telegrafo.
E' solo permesso la domanda delle ore da un Ufficio all'altro, e di fare
gli esperimenti per constatare la buona conducibilità della linea.
Art.24. Nelle stazioni intermedie è proibito di chiudere
il circuito colla terra senza assoluta necessità.
Art.25. Ogni qualvolta che un Impiegato dubiterà che
in un Ufficio intermedio siasi compiuto il circuito colla terra, dovrà
chiamare successivamente gli Ufficii posti sopra quel filo, e farà
rapporto alla Direzione del nome di quello, al di là del quale
nessuno rispose.
Lo stesso rapporto dovrà fare ciascuno Ufficio, ogni qualvolta
non riceve risposte alle sue chiamate da un altro Ufficio durante l'orario
prescritto; come pure quando un Ufficio riscontra isolamento verso un
altro limitrofo.
Note
Art.3. La ferrovia è divisa in quattro cantoni della lunghezza
di 5 a 6 chilometri ciascuno. A ciascun cantone è assegnata una
squadra composta di un Capo squadra, di un guardiano e di 3 cantonieri
effettivi ed eventualmente di un numero straordinario secondo i bisogni.
Art.8. Ogni guardiano prima che scenda il primo treno dalla
miniera percorre tutto il suo cantone, di modo che deve giungere il guardiano
del primo cantone alla Stazione di Murlo; i guardiani del 2° e 3°
cantone alla Stazione di Salceta; ed il guardiano del 4° cantone al
bivio di Murlo; 15 minuti prima che il treno 1 abbia preso la mossa da
Murlo
A quest'oggetto porterà seco la mazza, il paletto di
ferro, la chiave per stringer le viti, ed i segnali.
Dagli articoli di cui sopra si ricava che gli operai addetti alla sorveglianza
della ferrovia e della linea telegrafica effettuavano quotidianamente
il proprio tratto di 5- 6 Km a piedi per accertarsi degli eventuali guasti
e per ripararli. Cose semplici sulle quali difficilmente si sofferma il
pensiero poiché il lavoro oscuro della gente semplice fa notizia
solo nella disgrazia. Meno male che qualche piccola traccia, sfuggita
al tempo ed agli uomini, sia ancora lì a ricordarci che sono esistiti
davvero.
|