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COMPOSTAGGIO Come
promesso nel numero precedente di “Murlo Cultura” parliamo questa
volta, così alla buona, del “compostaggio”, vale a dire di quella
tecnica di riciclo di rifiuti organici con la quale non solo si compie
opera meritoria ai fini dello smaltimento dei rifiuti ma altresì si
produce un efficace concime naturale chiamato compost. Il
compostaggio si può fare sia con un cumulo di rifiuti depositati
direttamente sul terreno, in un angolo dell'orto o del giardino, sia in
un cassone appositamente predisposto. Con questa seconda soluzione non
è necessario disporre di ampi spazi, di un orto o di un giardino; è
sufficiente un terrazzo o anche un ampio balcone. Noi per anni abbiamo
ottenuto, su un terrazzo di Milano Due, usando esclusivamente i rifiuti
organici di cucina, le foglie, i fiori e i residui di potatura di
piante e arbusti del terrazzo, due sacchi neri ogni anno di ottimo compost. E' fondamentale sapere e tenere sempre ben presente che la trasformazione dei rifiuti organici in compost
deve avvenire per decomposizione e non per fermentazione; anche
quest'ultima è in realtà una forma di decomposizione, che avviene in
assenza di ossigeno (decomposizione anaerobica) ad opera di batteri che
provocano putrefazione e cattivi odori. La decomposizione aerobica
invece avviene ad opera di microrganismi che respirano aria, con
produzione di calore (all'interno del materiale si possono raggiungere
temperature anche di 70/80°), senza emanazione, se tutto procede
correttamente, di cattivi odori; è quindi indispensabile mantenere un
buon arieggiamento del materiale e un sufficiente grado di umidità onde
evitare la formazione di muffe. Si possono compostare tutti i rifiuti organici di cucina compresi fondi di caffè e di the, carta leggera non stampata (Scottex),
qualche foglio di giornale quotidiano usato magari per pulire i funghi
appena raccolti, sacchetti aspirapolvere, cenere di legna, fuliggine
del camino, avanzi di lana, segatura, tutti i residui dell'orto,
rasatura del prato, fiori, foglie, erbacce (possibilmente prima della
fioritura). Disponendo di un biotrituratore o di un trinciaforaggi
oppure sminuzzando con forbici e roncola (pennato)
si possono compostare anche rami e rametti di potature di alberi,
arbusti, siepi; il materiale da compostare dovrebbe avere una lunghezza
di 5-10 cm. Ottimi ovviamente la paglia delle lettiere degli animali,
il letame e le deiezioni di animali da cortile, cavalli, ovini (non
cani e gatti). Il materiale deve essere accumulato con un certo
ordine aggiungendo ogni tanto, se possibile, anche qualche palata
di terra e, soprattutto all'inizio, rivoltandolo per arieggiarlo al
meglio; cercare comunque di alternare sempre materiale fino con altro
più grossolano, in modo da assicurare l'indispensabile circolazione
dell'aria. Controllare periodicamente anche l’umidità perché se il
materiale è troppo asciutto si formano muffe per eccesso di calore e se
è troppo umido iniziano processi fermentativi che generano cattivi
odori. Ideale l'immissione di un certo quantitativo di grossi
lombrichi di terra o dei più sottili lombrichi rossi da pesca;
soprattutto per questi ultimi immettere contemporaneamente un certo
quantitativo di deiezioni equine fresche. L’eventuale cassone, da
noi raccomandato, deve essere realizzato con legname non trattato,
lasciando spazi di 5 cm. fra le tavole per consentire una adeguata
circolazione d’aria; sul lato più comodo per il ricupero del compost
prevedere, a livello del terreno, una adeguata apertura con eventuale
sportello a cerniera. Esistono in commercio contenitori per il
compostaggio, di varie misure, realizzati in materiale plastico. E'
bene predisporre il cumulo o il cassone in posizione non eccessivamente
soleggiata e, onde evitare il dilavamento dovuto alle piogge e un
eccesso di umidità, è bene porre al di sopra del materiale (ma non a
contatto) un telo di polietilene (non P.V.C.). Sul terrazzo (o balcone)
si può utilizzare una struttura 60x60x160, realizzata con montanti
angolari e lamiera forata (ideale se d'acciaio), con una griglia a
10/15 cm da terra, il tutto appoggiato su una vaschetta in lamiera con
piccole ruote per consentirne lo spostamento nel caso questo si
rendesse necessario per un più agevole svuotamento. Per chi volesse
approfondire l’argomento e migliorare le proprie conoscenze anche sulla
gestione biodinamica dell'orto suggeriamo vivamente l'acquisto del
bellissimo libro di Mario Howard - L'Orto secondo natura - Editrice
Desertina CH-7180 Disentis/Mustér, forse reperibile in Italia
attraverso la Edagricole di Verona, dal quale abbiamo preso gli spunti
per questa informativa. Buon.... compost per tutti!
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