MURLOCULTURA n. 3/2008

Di fronte alla rovina che differenza fa ormai, chiamarsi in un modo o in un altro?

Campo Trogoli o Campo Trovoli?

di Luciano Scali

Associazione Culturale di Murlo
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Campotrogoli nel 2008Si trova sul presunto tracciato dell’antica via medievale delle Pievi, una strada che ormai è raramente frequentata anche se porta in un sacco di posti importanti. Quel rudere che, giorno dopo giorno perde d’identità svolse in passato un ruolo particolare; forse fu un “ospitale” come il suo toponimo originale farebbe supporre. Campo Trovoli: come “luogo ove si trova ospitalità” posto a un crocevia equidistante da S.Giusto, Olivello e Montespecchio. Il suo stato di completo abbandono e i sempre più frequenti collassi delle strutture, ne hanno fatto ormai un monumento emblematico alla caducità delle opere dell’uomo che riempie l’animo d’infinita malinconia. Antonella e Stefania ne raccolsero il muto messaggio fissandolo nelle foto del calendario  2002 mentre oggi, con una  poesia, Antonella torna di nuovo a ribadire le emozioni di allora quale presagio di una fine annunciata ormai prossima al suo epilogo.

 


Campotrogoli come appare oggi

Campotrogoli

La maniglia di ferro nella porta semi aperta … dovesse entrare ancora qualcuno,

è in attesa anch’essa

sospesa nel tempo

dove i rumori domestici colmavano le mura

di questo vecchio casolare.

Il pellegrino si fermava a rifocillarsi

per poi riprendere il cammino,

il frate da cerca passava ad elemosinare

un pollo e due uova ...

tante, quante storie sono passate da lì!

Ma tutto…

è così remoto adesso

ora che il bosco e la macchia

hanno preso possesso delle sue mura

ed a noi tutto nascondono

quasi a proteggere dall’occhio

scellerato del progresso

che vuol demolire i ricordi

di antiche vite

che hanno sofferto i sacrifici della terra

e goduto della sua meravigliosa semplicità.

Antonella Guidi

 

Campotrogoli nel 2002

Campotrogoli nel 2002


Pelegrini - disegno di Luciano Scali


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