MURLOCULTURA n. 3/2009 | ||
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L'Angolo della Poesia di Antonella Guidi |
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MeriggioLa luce matura del meriggiolambisce le chiome delle piante; lontano, le mura lucenti di un piccolo borgo poggiano sulle colline, come la mano si poggia sulla guancia di un bimbo annoiato. E’ l’ora che profuma di pace e nell’aria calda, le cicale, intrattengono l’ozio del viandante cantando l’arrivo della sera, quando i grilli celebreranno inni al firmamento.
Cipressiappuntiti si allunganoa toccare l’ultimo raggio di sole che scompare fra le colline. Il loro profumo invade la piccola strada sterrata e la foschia serale pervade il bosco.
Cielo di cristallo Le nuvole si aggrappano ad un cielo di cristallo tratteggiando strane figure sulle colline nude. Il vento caldo trasporta un odore dolciastro, di fieno tagliato, ed erba secca che tinge l’anima con i colori del fuoco. A tratti, un cielo viola, contrasta il marrone velluto di zolle appena arate; il vento sbatte su i portoni sgangherati intanto, la mente vaga, inquieta, sui pensieri.
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