La
ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia è stato
il tema principale adottato nella scuola dell’obbligo per
rispolverare la storia sopita del nostro Paese trovatosi, dopo un
millennio di gloria e conquiste, diviso e variegato al pari
dell’abito di Arlecchino. Oggi l’Italia è un paese giovane, non
ancora perfettamente integrato, multi etnico e con gravi problemi
economici e di comunicazione. Il retaggio di secoli di forzate
separazioni, di tanti stati nello stato e di infiniti interessi di
arroganti feudatari ha lasciato segni profondi difficili da
cancellare. Eppure questo anno simbolo, piuttosto incline verso una
facile retorica, ha posto in evidenza un comune denominatore nei
giovani non ancora schierati entro le varie fazioni politiche. Si è
trattato della riscoperta di valori che le apparenze e l’effimero
avevano relegato nel dimenticatoio. Nella rivisitazione dei fatti che
accompagnarono la nascita dello stato italiano è risultato evidente
il ruolo svolto dai giovani e soprattutto dall’entusiasmo per la
costituzione di uno stato unito che li spinse con animo responsabile
verso l’estremo sacrificio. Molti furono gli spiriti guida di
questa autentica rivoluzione, politici, pensatori e uomini d’azione
i quali seppero infondere negli animi passionali della gioventù
dell’epoca, quel senso di uguaglianza, giustizia e dignità fino
allora repressi. Le iniziative messe in atto dai docenti della nostra
scuola per coinvolgere i ragazzi negli affascinanti episodi che
portarono all’unità d’Italia, hanno richiesto qualità
didattiche non comuni per riuscirvi. I risultati ottenuti però sono
stati all’altezza delle aspettative mettendo in evidenza qualità
inaspettate nei giovani spesso influenzati dalle ossessive illusioni
dei media. Sono così venuti fuori numerosi elaborati desunti da
quanto rimane del Viale della Rimembranza, che hanno dato corpo a
quel logo personalizzato assunto a simbolo del lavoro svolto dalla
scuola per la commemorazione dell’Unità d’Italia. Un logo pieno
di significati per il riguardante attento, forse diversi
dall’intenzione del giovane che l’ha concepito ma capace di
suscitare emozioni profonde per i contenuti che vi si possono
intravedere. I tre cipressi ubicati vicino alla scuola, quanto rimane
della doppia fila che delimitava il Viale della Rimembranza, sono
serviti da spunto per realizzarlo divenendo nel disegno tre fiamme
del colore della nostra bandiera a indicare altrettante virtù:
speranza, fede e sacrificio. Le tracce serpeggianti che simili a
ombre li accompagnano, simboleggiano ai miei occhi il lungo cammino
di un giovane stato verso l’indipendenza che, malgrado le grandi
prove fatte di sacrifici e di rinunce non ha ancora trovato il suo
equilibrio. Mi conforta però in tutto questo, la traccia più
consistente a sinistra: la verde; più lunga e difficile a scomparire
come la speranza del resto. Forse proprio in questo dettaglio è
condensato il vero messaggio del logo, l’invito a tutte le energie
e tutti gli intenti a “stringersi a coorte” per raggiungere
l’obiettivo di quella vera unità che il sacrificio di tante
giovani vite ha indicato.