MURLOCULTURA n. 3/2011

Curiosità locali pur sotto gli occhi di tutti

Ministorie locali

 
di Luciano Scali


Associazione Culturale di Murlo
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La pineta che piange

 L'eremo di Montespecchio, un tempo quasi inaccessibile, si può raggiungere oggi con facilità grazie alla strada riaperta a cura dell’Amministrazione Provinciale. Il percorso non si limita soltanto ad arrivare ai ruderi della chiesa, ma prosegue fiancheggiato da cartelli didattici, fino ad innestarsi nell’antica via di Pian del Re. Non tutti i visitatori, conquistati dal fascino del luogo, riescono ad accorgersi “del pianto della pineta”, delle lacrime di resina che sgorgano copiose da ipotetici occhi nascosti tra la corteccia dei pini allungatisi a dismisura alla ricerca di luce e d’aria. Altri di questi invece provano a suturare le ferite che i cinghiali nello sfregarsi alla corteccia procurano loro, nell’intento di liberarsi dal continuo tormento dei parassiti. Nell’atmosfera cupa del crepuscolo, il biancheggiare dei grumi d’incenso sulle cortecce nere dei pini, testimonia di un evento tragico in corso nella parte iniziale del cammino diretto dalla Valle Orrida al castello di Crevole. Un pianto anomalo proveniente da creature non coscienti, surreale e misterioso che nel viandante induce all’inquietudine ed alla riflessione: sentimenti che la sacralità del Piano degli Altari è riuscita da sempre a ispirare.

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