MURLOCULTURA n. 3/2012 | ||
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Il passato ritorna? Il frammento di sima ritrovato casualmente a Poggio Civitate lo fa credere davvero di Luciano Scali |
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Il passato può tornare? La logica lo escluderebbe ma nessuno può negare che la vista di un frammento appartenuto ad un tempo lontano abbia la facoltà di riproporlo seppure in modo virtuale. Situazioni del genere possono presentarsi in qualsiasi momento anche quando la mente è occupata da altri pensieri. La vista di “questo qualcosa” ha un effetto dirompente capace di strappare dalla realtà per trasportare di colpo in un mondo passato la cui esistenza è legata alle vaghe notizie pervenute ai giorni d’oggi da Poggio Civitate nel corso di mezzo secolo di studi e ricerche. Si tratta di un frammento di terracotta con sopra il decoro a guilloche che caratterizzava la parte inferiore delle “sime” poste sulle pareti del Palazzo Arcaico e sui bordi inclinati del tetto. Ritrovamento importante? Non credo proprio tenuto conto della gran copia di frammenti simili custoditi nei depositi del museo, ma piuttosto un piccolo reperto sporadico che, simile ad un messaggio subliminale, è riuscito a focalizzare l’interesse del gruppo che sciamava attraverso il sito archeologico in uno dei “viaggi intorno casa” di questa primavera. Nell’osservare il “coccio” si è discusso un po’ quasi si trattasse di una grande scoperta anche se, a dire il vero, qualcosa siamo riusciti a leggere osservandolo con attenzione. Il suo profilo ha permesso di stabilire che apparteneva ad una delle sime inclinate dove appaiono due cani che rincorrono altrettante lepri in fuga. La frammentazione della lastra non è riuscita a far scomparire la zampa anteriore del cane poggiante sulla guilloche ed il riconoscimento di questo dettaglio ha reso felici i presenti oltre che inorgoglire in misura esagerata i due fortunati ritrovatori del pezzo. Ritengo quindi far loro cosa gradita nel riprodurre lo “storico rassomiglio” scattato in loco per l’occasione non mancando di ornare le teste pelate dei protagonisti col mitico copricapo che ha reso famoso nel mondo l’antico abitatore di Poggio Civitate. Il reperto così casualmente recuperato sarà rimesso nelle mani di Anthony Tuck appena giungerà a Murlo per la prossima campagna di scavi, accompagnato dalla indicazione del punto esatto del ritrovamento. Un'immagine del ritrovamento con i due protagonisti, "rivistati" da Luciano Scali |
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