MURLOCULTURA n. 4/2010 | ||
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Piantasala: evoluzione di una
cappella devozionale di Luciano Scali |
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L'ampliamento
della Chiesa di Pianta Sala, avvenuto un secolo fa, è stato
commemorato il nove settembre u.s. con una conferenza presso la
chiesa stessa alla presenza di un folto numero di cittadini
interessati. Si è voluto, in tale occasione riassumere per grandi
linee gli eventi che determinarono l’evoluzione della modesta
cappella fino a farla divenire la chiesa che oggi conosciamo. Posto
nei pressi di un importante crocevia come l’usanza voleva e vicino
al raggruppamento di poche case, l’edificio religioso invitava con
la sua presenza a rivolgersi con devozione all’immagine sacra ivi
custodita per avere la certezza d’imboccare la giusta via. Un modo
poetico e suggestivo per suggerire una breve sosta e recitare una
preghiera o elargire una piccola offerta. Ignota è la sua data di
costruzione ma certa quella della prima modifica avvenuta con la
decisione d’inserire al suo interno un affresco importante
realizzato da un maestro piuttosto conosciuto. A partire da tale
evento è interessante seguire la cronologia degli avvenimenti che
portarono all’aspetto attuale della chiesa di Pianta Sala (Fig.1).
Fig. 1 - Le modifiche avvenute nel tempo Fig.
2 - La Cappella di Piantasala prima del XV secolo e la sua
posizione rispetto all'attuale (a destra). Disegno di Luciano Scali L'inserimento di un affresco di una certa superficie indica, non solo la presenza di una costruzione ove realizzarlo, ma la necessità di ampliarne le dimensioni data l'accresciuta importanza di quella comunità a seguito del nuovo evento (Fig.3). Fig. 3 - La Cappella nel XV secolo. Disegno di Luciano Scali La data e la firma sull'opera indicano che si tratta dell'anno 1514 e che l'autore è Andrea di Niccolò piuttosto attivo a Siena e nel suo territorio oltre che l'esecutore del trittico di Pieve a Carli eseguito pochi anni prima. La conoscenza degli avvenimenti attorno alla chiesa di Pianta Sala è piuttosto lacunosa e forse un attenta consultazione di documenti conservati nell'archivio della Curia potrebbe fornire qualche notizia in merito. La ricerca cronologica sulle fasi evolutive della chiesa dedotta dalla lettura delle tracce che appaiono sulle sue strutture assieme a notizie certe, conferma che non vi furono variazioni di rilievo nel corso di circa tre secoli e mezzo. Le modifiche, delle quali si ha la certezza che fossero già eseguite nel 1862/65 dalla relazione del soprintendente Brogi e dalla datazione della pala posta in opera sull'altare, riguardano lo stato di conservazione piuttosto degradato dell'affresco ed il mutato approccio verso le opere medievali in epoca barocca con la loro sistematica sostituzione. Da una memoria verbale riportata da Mario Filippone nel suo libro " Le chiese del Vescovado di Murlo" si ha notizia della presenza di un porticato realizzato in epoca imprecisata dinanzi all'ingresso della chiesa e definitivamente rimosso con l'ultima modifica apportata (Fig. 4). Fig. 4 - La Cappella di Piantasala nei secoli XVII-XVIII. Disegno di Luciano Scali. Questa avvenne, appunto un secolo fa e della quale ne è stata commemorata di recente la data. Si trattò allora del raddoppio della superficie esistente della chiesa e dello spostamento della porzione di parete sulla quale era stato realizzato l'affresco. Anche i residui aspetti originari scomparvero e la chiesa dedicata a Maria Assunta prese una nuova veste alla quale furono portate modifiche estetiche circa vent'anni fa (Fig. 5). Fig. 5 - La Cappella di Piantasala oggi. Disegno di Luciano Scali Oggi sulle strutture sono evidenti i segni del tempo nel loro aspetto più deteriore sotto forma di muffe e umidità verso i quali è difficile combattere e porre rimedio ma soltanto opporre una costante manutenzione per rallentarne il degrado.
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