MURLOCULTURA n. 4/2011 | ||
---|---|---|
RECUPERO L'angolo di Dosolina di Martina Anselmi |
||
|
Dosolina
Lorenzetti, classe 1894, entra ufficialmente a far parte della
famiglia Anselmi il 28 gennaio 1923 quando sposa Eugenio Anselmi
(detto “Lo Zì Moro), fratello del mio bisnonno Egisto.
Si tratta di trasformare le lampadine in palle di Natale. Per realizzare questo “riciclo creativo” (oltre alla lampadina, chiaramente) abbiamo bisogno di:
1. Si inizia bucando l’avvitatura della lampadina da parte a parte aiutati da un punteruolo (o da un cacciavite a punta fina) e eventualmente da un martello, facendo in modo che vi passi un pezzo di fil di ferro di lunghezza necessaria a creare un occhiello dove, alla fine, inserire il classico gancino delle palle di Natale. Questa operazione richiede particolare attenzione visto il rischio di rompere la lampadina, in particolare è l’avvitatura di quelle più piccole ad essere più dura da bucare.
2. Il passo successivo è quello di rivestire l’avvitatura della lampadina con del nastro carta, per evitare le sbaffature di colore (io solitamente uso lo stesso pezzo di nastro anche più di una volta) e servirsi della bottiglietta come piedistallo su cui appoggiare la nostra lampadina per poterla “trattare” con più facilità.
3. A questo punto prendiamo il nostro pennello e il fondo di gesso (composto a base acrilica con gesso e titanio) e ricopriamo la superficie della lampadina che così diventa ruvida, in modo che quando passeremo il colore questo attacchi meglio.
4. Una volta asciutto il fondo di gesso coloriamo la nostra lampadina come la fantasia ci suggerisce.
5.
Dopo essersi accertati che il
colore sia ben asciutto si passa uno strato di vernice lucida, la
quale oltre, naturalmente, a dare luce, protegge la lampadina dalla
polvere e da eventuali scheggiature, comunque tale rischio non è del
tutto eliminato e bisogna avere delle accortezze, come avvolgere ogni
lampadina in una carta di giornale, ad esempio, quando vengono messe
via, evitando così il loro contatto.
|
|
Torna su |