MURLOCULTURA
n. 5/2006 |
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L’Associazione Culturale di Murlo commemora il quindicesimo anniversario della sua fondazione Tre lustri di impegno alla ricerca delle identità culturali di Murlo di Luciano Scali |
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Sono trascorsi ormai tre lustri dal dicembre 1991 allorché un
gruppo di amici piuttosto affiatati decise di dare vita ad una
associazione che perseguisse il fine di riscoprire realtà
culturali del territorio di Murlo, ne curasse la divulgazione e,
soprattutto cercasse di salvaguardarne l’identità.
Onestamente non so dire con esattezza se l’Associazione Culturale
sia riuscita o meno nell’intento, però posso affermare
senza timore di smentita, di averlo perseguito con decisione e
costanza. Forse “una specie d’istinto” ha guidato i
suoi passi orientandoli in più direzioni laddove la scoperta
diretta, la notizia sporadica o lo spirito di servizio facevano
intravedere la possibilità di arrecare lustro al territorio di
Murlo e beneficio alla comunità. Inutile esibire un dettagliato
elenco delle iniziative di cui l’Associazione si è fatta
carico e continua a farsene; chi possiede buona memoria e
“viaggia ad occhi aperti” non ha bisogno di sollecitazioni
per ricordarle. Tra queste ce ne sono alcune che meritano particolare
attenzione in quanto rendono orgogliosi coloro che ebbero la ventura di
prenderne parte, come il quinquennale periodo di gestione del Museo, il
banchetto etrusco organizzato e curato in proprio, la collaborazione
con la scuola e soprattutto la fondazione e la pubblicazione di
“Murlo Cultura”, quaderno trimestrale di varie conoscenze,
giunto ormai al suo quarantaduesimo numero. Coloro che ne hanno seguito
il corso avranno potuto rendersi conto di come l’impegno di tutti
noi, col passare del tempo, si sia trasformato da “fatica”
iniziale per trovare gli argomenti da trattare, in “autentico
divertimento” allorché l’allargata partecipazione
dei collaboratori, la consultazione approfondita di documenti
d’archivio, i sopralluoghi ed i rilievi accurati portavano alla
luce episodi e realtà dei quali si era perduta la memoria. Da
qui l’idea e la volontà di approfondire argomenti,
talvolta solo accennati nel quaderno trimestrale, al fine di arrivare a
ricostruire modi di vivere di un passato lontano attraverso le
attività praticate in luoghi ancora identificabili nel tessuto
più antico dei nostri villaggi. La ricorrenza della fondazione
dell’Associazione è servita da ottimo spunto per dare
l’avvio ad una nuova iniziativa in campo editoriale capace di
concretizzare l’idea sopra esposta. Si tratta della pubblicazione
di quaderni monotematici attraverso i quali “saperne di
più” su argomenti inediti o poco noti, tali da costituire
una collana che pensiamo possa essere molto utile agli estimatori di
storia locale. Il primo numero di questa auspicabile serie è
stato realizzato a cura di Giorgio Botarelli con il titolo: “L’antica fornace da vasa a Tinoni nel Vescovado di Murlo”
ove la riscoperta di un mestiere dimenticato ha messo in luce
attività e personaggi esistenti nel territorio murlese durante
il diciassettesimo secolo. Contiamo di portare avanti l’iniziativa col dare alla stampa, a cadenze regolari, i quaderni che seguiranno per non deludere le attese di chi crede in ciò che facciamo e per spingere le nostre ricerche verso nuovi argomenti di comune interesse. A fine dicembre è usanza diffusa formulare buoni propositi per l’anno che verrà ed anche l’Associazione Culturale non è voluta venire meno a tale consuetudine. Per sottolineare l’importanza degli impegni morali assunti, ha deciso all’unanimità di presentare l’ultimo numero del 2006 a venti pagine. Questo non vuol significare che da ora in poi “il giornalino” sarà sempre di tale consistenza ma potrà dimostrarsi altamente flessibile a seconda delle circostanze. Collaboratori pieni di volontà, ed estimatori generosi, potrebbero rendere frequente il ricorso a tale numero di pagine non soltanto per commemorare un’importante ricorrenza ma anche per dimostrare di avere molte più cose da dire. |
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