MURLOCULTURA n. 6/2010 | ||
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di Gino Civitelli |
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Il 21 Aprile 1812, il Direttore Generale delle Poste di Siena Spannocchi, scrive al Maire di Murlo che il suo procaccino non ritira all’Ufficio Centrale “alcune lettere dirette a cittadini particolari, non avendo il procaccino stesso il denaro per ritirarle." Per risolvere questo problema, il Direttore consigliava che "li fosse da lei affidata una somma da poterla pagare all’Uffizio della quale gliene dasse a di lei piacimento il dovuto discarico." La lettera proseguiva affermando che il procaccino-postino, al momento della consegna della particolare lettera, avrebbe dovuto farsi pagare dal destinatario e questi "li faranno il suo rimborso”. Se il destinatario si fosse rifiutato di riceverle, il povero postino sarebbe dovuto tornare a Siena, dove, dopo aver controllato che le lettere non erano state aperte, avrebbe ottenuto la restituzione del danaro. La lettera dello Spannocchi si concludeva con l’informativa che “…le lettere non ritirate restano morte nell’Uffizio (di Siena) per tre mesi, doppo i quali sono mandate in rifiuto a Parigi." Non sappiamo come sia stata chiusa la vicenda, ma pensiamo che neanche il Maire potesse disporre di denaro da anticipare al procaccino-postino, ma è lecito supporre che la cosa sia stata risolta con una Bolgetta, una specie di borsa o di cassetta chiusa a chiave a Siena, al momento del ritiro, in cui venivano conservate le “lettere particolari”. Il procaccino la portava a Murlo, dove il Maire con una chiave analoga, la apriva e provvedeva alla consegna. Tutto questo durò diversi anni, fino al 6 maggio 1832, quando il Potestà di Murlo riconsegnò alla Direzione della Posta di Siena la chiave per il lucchetto della Bolgetta. Nel 1838 la Potesteria di Murlo fu soppressa e riunita al Vicariato Regio di Montalcino. All’inizio del 1875 vi fu istituita una collettoria, cioè un servizio di raccolta e distribuzione aggregata All’Uffizio di Monteroni d’Arbia. Nel 1890 il comune di Murlo, per garantire il servizio della posta al versante occidentale del suo territorio, si consorzia con i comuni di Monteroni e delle Masse di Siena per aprire un’altra collettoria a Grotti, Nel 1892 con una operazione analoga riesce a servire anche la frazione di Casciano. Finalmente, nel 1901 Murlo diventa sede di un ufficio postale di 3° classe che verrà promosso di 2° classe nel 1921. Documento tratto dal sito: “I CORRIERI DEL MANGIA” - La Posta a Siena e nel suo territorio dai Medici al XX secolo di Giuseppe Pallini e Paolo Saletti.
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