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Murlo:
ancora un’estate di grandi scoperte archeologiche a Murlo. Due
edifici, di cui uno associato alla lavorazione dei metalli, hanno
arricchito questa stagione di scoperta a Poggio Civitate. Gli ultimi
archeologi stranieri di questo gruppo estivo sono partiti solo di
recente da Vescovado e si tirano adesso le fila di un mese e mezzo di
lavoro intenso nell’insediamento posto sulla collina di fronte al
castello di Murlo, dove dal 1966 si svolgono campagne di scavi
interessantissime, i cui reperti vengono sistematicamente esposti al
Museo Etrusco di Murlo. "Questa
estate – ci spiega il direttore degli scavi Anthony Tuck di
Massachusets University Amherst – abbiamo lavorato in due aree
immediatamente ad ovest del Piano del Tesoro, in un’area chiamata
Civitate A. Nella parte nord di questa, abbiamo ritrovato una piccola
struttura di cui al momento possiamo solo vedere il muro ad est e
qualche dettaglio delle divisioni interne. Però la sua importanza
risiede nella scoperta di una notevole quantità di materiali
associati con la produzione dei metalli intorno alla costruzione,
insieme a frammenti di crogioli e di mantici. Questo, insieme alla
scoperta di attrezzi e di altri oggetti per la produzione
industriale, ci fa pensare che l’edificio sia stato associato alla
lavorazione dei metalli." Ma
le scoperte interessanti di questa stagione non si fermano qui. Nella
zona a sud rispetto a questo primo edificio è stato ritrovato un
pavimento di edificio e attorno dei fori per paletti. Una struttura
che per il momento presenta alcuni interrogativi. “Per
il momento non possiamo dire con sicurezza di quale forma sia stata
questa costruzione o quale sia stata la sua destinazione – commenta
ancora il professor Tuck – Al momento pensiamo che le tegole siano
state assenti e la presenza di fori suggerirebbe una struttura
leggera. Ma quello che ci sorprende è che dai dati finora rilevati
sembra che questo edificio risalga all’epoca arcaica, ossia è
contemporaneo al grande palazzo monumentale. Se questo viene
confermato, è davvero notevole che tradizionali forme di
architettura locale e popolare che molti archeologi hanno descritto
come legate all’Età del ferro siano state in effetti costruite
ancora dopo l’introduzione di nuove e moderne strutture
architettoniche." Queste
nuove scoperte darebbero una nuova prospettiva allo studio
dell’intero insediamento, secondo Anthony Tuck e il team di
settanta studiosi che hanno lavorato a Murlo anche quest’anno. "E’
vero – conclude lo studioso – Queste scoperte ci danno una
visione diversa della comunità di Poggio Civitate nel suo complesso.
Invece di un edificio o un nucleo isolato, stiamo iniziando a vedere
il complesso monumentale di Poggio Civitate anche rispetto alla gente
comune che vi abitava intorno, quelli che potremmo considerare i
sudditi del signore del palazzo arcaico, in grandi insediamenti che
forse si estendevano anche alle colline circostanti." Il gruppo di archeologi a Poggio Civitate
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