Murlo Cultura 2020 - Nr. 2-3-4

Il Museo al tempo del COVID

di Camillo Zangrandi

ATTUALITA'

Dopo vent'anni l'Associazione Culturale è tornata al Museo. E' un onore ed una responsabilità che sentiamo molto forte; forse più sentita in quelli, come chi sta scrivendo, avevano già operato attivamente per cinque anni dal 1995 al 2000.
E' stata una decisione molto importante e piena di significati quella dell'amministrazione comunale di cinque anni fa di chiamare le associazioni locali alla gestione del nostro museo, contando sulla vicinanza, non solo fisica, e sulla motivazione dei "locali" di prendersi cura di una cosa propria.
Come in tutte le vicende di questo nostro mondo, anche per il nostro museo esiste una differenza abissale tra i due periodi sotto diversi aspetti. Citerò solo alcuni di essi.
Negli anni novanta Murlo e il suo museo erano sulla cresta dell'onda, ogni anno più turisti e più visitatori del museo arrivavano, grazie a tutte le iniziative messe in atto sin dal momento della sua apertura e continuate sino al 2000, fino a raggiungere i 13.000 ingressi.
Lo sviluppo di Murlo, sotto il profilo turistico e quindi economico, era (lo è ancora!) strettamente collegato al museo che ne rappresenta il suo volano.
Le disponibilità finanziarie del settore pubblico erano ampie e consentivano la realizzazione di molteplici iniziative in svariati campi.
La struttura organizzativa delle soprintendenze, con le loro specializzazioni, permetteva una maggiore presenza/attenzione ai singoli territori, musei e campi di azione/attività.
La possibilità di avere "in casa" una personalità come Edilberto Formigli consentiva alla nostra associazione di programmare convegni e seminari a livello internazionale ed altro che ponevano l'Antiquarium di Poggio Civitate all'avanguardia rispetto ad analoghe realtà.
Tanto per dare un'idea, in quel periodo passavano da Murlo Castello almeno 100.000 persone a stagione.
Forse l'atteggiamento con cui si affrontavano le varie problematiche negli anni novanta era un po' naif, ma efficace per i risultati ottenuti. Un aspetto che ricordo con piacere erano le sere estive di luglio ed agosto passate seduti sulla lunga panca di pietra davanti al museo a chiaccherare, mentre si teneva volontariamente aperto il museo anche dopo cena: il mio compito era un po' quello di "buttadentro".
Una delle differenze fondamentali è però la funzione del museo che negli anni novanta era un semplice "contenitore" di oggetti per un numero limitato di persone, mentre oggi deve essere una realtà viva e vivente in grado di fornire un prodotto culturale a "tutti".
Per questo l'approccio gestionale, peraltro sottolineato dai bandi di gara, non può che essere diverso e tenere conto di queste nuove esigenze e delle aumentate aspettative delle diverse tipologie dei visitatori. Abbiamo cercato di tenerne conto nel programma presentato per il bando di gestione del biennio 2020/2021, un programma articolato che tiene insieme la Biblioteca Comunale e il Museo, con lo scopo di utilizzare il massimo di sinergie dalle due istituzioni.
Non vogliamo elencare i vari punti di tale programma, la cui attuazione è stata pesantemente condizionata dai mesi di blocco delle attività e della chiusura dello stesso museo, in un periodo tra i più significativi per visitatori e possibilità di svolgere attività anche, ma non solo, con le scuole. Nell'insieme possiamo dire che si tratta di progetti, grandi e piccoli, per rendere il museo più attraente e vivo, con alcune modifiche ed iniziative culturali e/o di intrattenimento culturale, cercando di avere un costante collegamento al territorio.
Ne citiamo alcuni avviati che, con diverse caratteristiche ed importanza, potranno consentire di qualificare il nostro museo ed avere interessanti ricadute.
Le Colazioni al Museo, un piccolo evento culturale in 4 appuntamenti la domenica mattina (9 e 23 agosto, 6 e 20 settembre), in continuità con le Colazioni di Bluetrusco degli anni passati, finalizzato a portare i partecipanti, dopo un breve concerto e una colazione in piazza, ad una speciale visita al museo. Abbiamo ottenuto una risposta molto interessante sia dai turisti che dai locali – intesi dal nostro comune alla provincia di Siena – che ha consentito di arrivare a 140 visitatori aggiuntivi nei quattro appuntamenti di questa estate.
Il Cantiere dei Bambini, o "scavo simulato" è un laboratorio didattico per bambini/ragazzi durante il quale si svolge la simulazione di un vero scavo archeologico seguendo quelli che sono tutti i passaggi e procedure previste, utilizzando veri strumenti di lavoro, guidati da esperti. Anche questa iniziativa, mirata ad avvicinare i ragazzi alla storia e ai musei, è già stata sperimentata con grande soddisfazione dei partecipanti. Abbiamo l'intenzione di estendere questa attività, oltreché alle scuole, anche ad un pubblico più vasto mediante la creazione di una fossa di scavo all'esterno del museo, come intrattenimento culturale aggiuntivo a chi viene a visitarlo.
Il progetto più importante ed impegnativo è "Vietato NON toccare" che alla fine del suo percorso renderà il nostro museo all'avanguardia in campo nazionale, un museo con "accessibilità totale". Il progetto di Vietato non Toccare si pone come obiettivo l'abbattimento sia delle barriere architettoniche, modulando degli spazi totalmente accessibili per una persona con disabilità motoria; sia delle barriere di tipo sensoriale, causa di alterazione della percezione visiva; sia, inoltre, delle barriere di tipo emotivo riguardo la percezione, in particolari condizioni psicofisiche, di ambienti insicuri, pericolosi o faticosi. L'Amministrazione Comunale ha sposato la nostra proposta che nella sua realizzazione si avvarrà, nella parte progettuale, della collaborazione del Dipartimento delle Scienze storiche e dei Beni Culturali dell'Università di Siena. Si tratta di un impegno importante che richiederà qualche anno per essere portato al suo completamento. I tempi sono correlati, oltre che a quelli tecnici di realizzazione, anche alla capacità di trovare fondi sia pubblici che privati. Il progetto è comunque già iniziato da tempo e il primo passo concreto sarà una giornata di presentazione dello stesso con una tavola rotonda e una mostra realizzata insieme all'Università all'interno del museo, nella quale saranno mostrati i primi pannelli nella nuova versione definitiva per l'accoglienza di non vedenti e ipovedenti, di prossima programmazione. La nostra Associazione ha deciso di contribuire alla realizzazione di uno dei pannelli accollandosene il costo.
La data della presentazione era già fissata per il weekend del 14 novembre con una tavola rotonda e con la mostra di cui si è parlato sopra e l'inaugurazione del primo parziale percorso del progetto "Vietato NON toccare", che include anche l'abbattimento della barriera architettonica all'ingresso del Museo con una nuova struttura di facilitazione.
Purtroppo il progressivo aumento della diffusione della pandemia e la nuova chiusura del Museo hanno determinato il rinvio a data da destinarsi di questo importante progetto, sul quale comunque il lavoro continua. Intanto, in linea con le finalità del progetto, il Comune ha terminato l'installazione in questi giorni della nuova pedana di accesso al museo, concepita in chiave moderna e al tempo stesso compatibile con il contesto architettonico.
La situazione sanitaria ha condizionato pesantemente, come molte altre attività, anche la nostra con un periodo di chiusura di oltre tre mesi e il forzato rallentamento di altre iniziative. Ci fa piacere comunque rilevare che i ricavi della biglietteria, nel periodo dell'orario estivo - limitato quest'anno dal 10 giugno a fine settembre - grazie ad una continua promozione e alle iniziative poste in essere, sono risultati superiori del 5% rispetto allo scorso anno, con un numero di visitatori solo leggermente inferiore.

Museo di Murlo - La nuova pedana accessibile all'ingresso

La nuova pedana accessibile installata in questi giorni al Museo di Murlo.

 

FacebookTwitterGoogle Bookmarks
Associazione Culturale di Murlo APS
Sede legale: Piazza della Cattedrale 4 - 53016 Murlo (SI)
P.IVA 00808660526