MurloCultura 2023 - Nr. 1-2-3-4
Dal Massachusetts a Murlo, 60 archeologi
di Annalisa Coppolaro
C'è un sito famoso nel mondo, che tutti gli etruscologi conoscono bene per il grande valore delle scoperte fatte sulla vita quotidiana dei nostri antenati. Quindi non una delle tante necropoli etrusche ma un sito pressoché unico che parla della vita di ogni giorno sia dei nobili che della gente comune. Un sito così noto che da 55 anni porta alla luce reperti di grandissima importanza, e che ogni anno vede studiosi di ogni continente giungere presso Siena a scoprire un po' di più. Si chiama Poggio Civitate, a Murlo, peraltro luogo dove venne scoperta negli anni Sessanta la lastra a bassorilievo che rappresenta una corsa di cavalli a pelo, ritenuta da molti il ''primo Palio'' della storia. Fantini che montano a pelo con in testa copricapi allungati, su veloci cavalli in corsa, e in mano un breve frustino.
A Poggio Civitate anche quest'anno è arrivato il team di archeologi stranieri. Guidati da Anthony Tuck, della Massachusetts University Amherst, da anni direttore degli scavi, sono sessanta in tutto e molti sono giovani al primo anno di archeologia, che fanno il loro approccio al lavoro sul campo. Dopo i primi giorni di orientamento (il team è arrivato a fine giugno) e dopo la scopertura del sito, sono stati liberati gli scavi dalla terra di protezione lasciata un anno fa, e adesso si sta iniziando a scavare nell'area, che si trova a circa 4 km in linea d'aria da Murlo, di fronte al borgo medievale, nella collina visibile dal Museo Etrusco di Murlo.
''Prevediamo nel prossimo mese di lavorare inizialmente su due fronti .- ci spiega il docente e direttore degli scavi Anthony Tuck - per prima cosa sui primissimi abitanti di epoca 900-800 avanti Cristo, quando ancora gli antenati vivevano in capanne e creavano elaborati semplici per la vita quotidiana. Negli anni scorsi abbiamo già trovato evidenza di questi primi abitanti di Poggio Civitate e vorremmo saperne di più. Parallelamente - continua Tuck - lavoreremo sulla notissima, rara officina artigianale che venne rinvenuta anni fa ed è adesso ricostruita nel Museo di Poggio Civitate. Un centro artigianale da dove venivano praticamente tutti gli oggetti rinvenuti, da reperti di metallo alle terracotte come i famosi Cappelloni che decoravano i tetti del palazzo principesco,, dai buccheri agli oggetti di uso quotidiano per cucinare, cucire, tessere, produrre olio, vino, miele. Insomma. questa officina è davvero molto preziosa per comprendere come vivevano e creavano questi antenati etruschi intorno al IV-V secolo a.C. Vogliamo approfondire le aree di drenaggio ritrovate, i volumi del tetto che era decorato a sua volta, insomma un lavoro di questo tipo'. Inoltre vorremmo lavorare anche sul cibo, come mangiavano e come producevano cibo'.
Gli archeologi porteranno inoltre avanti quello che si chiama Archaeological Data programme, quindi l'inserimento nei vari data base e siti di tutte le info raccolte a Murlo. Uno degli studenti, Phelix Pantoja, ci racconta che sta lavorando sulla ricostruzione del palazzo nobiliare usando la realtà virtuale, in 3D.
Questo lavoro potrebbe far parte di una guida virtuale del museo - peraltro uno dei pochissimi in Italia ad aver inserito postazioni multimediali per ipovedenti e sordi con il progetto Un museo per tutti.
''I visitatori del sito, con queste ricostruzioni, potranno rendersi conto di come effettivamente era strutturato questo enorme palazzo costruito prima, poi distrutto e costruito di nuovo- spiega Phelix Pantoja - Ma venire a Murlo per me significa anche per la prima volta poter visionare i reperti, il sito dove sorgeva il palazzo e lavorare sul campo, una cosa molto emozionante. ''
''E' una nuova esperienza anche per noi - ci dicono Tahina Saint-Louis e Cecilia Demolli, di famiglia italiana - Una cosa è fare il lavoro sui libri di testo, una cosa è lavorare e mettere in pratica quello che abbiamo imparato nel nostro primo anno di università alla Amherst. Murlo è un posto magnifico.''
Infine, Anthony Tuck lancia un appello.
''Venite a trovarci al museo, al laboratorio di restauro vicino Murlo. Ci piacerebbe incontrare le persone di Murlo e di tutta la zona senese per poter spiegare meglio quello che stiamo scoprendo e i progetti portati avanti in questi oltre 55 anni di attività nel sito di Poggio Civitate''.
Il team rimane come sempre fino ai primi giorni di agosto.
Per info, Museo di Poggio Civitate a Murlo, 0577814099.
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Il gruppo di archeologi 2023. Foto: Anthony Tuck |