Il Tarlo

di Giorgio Boletti

PREMIO SULLE COLLINE DELLA POESIA 2014 - TERZO POSTO


Il Tarlo

Improvvisamente
nella testa mi è entrato,
certamente
non me lo sono inventato,
un tarlo.
Ignorarlo ?
Forse sarebbe anche bello
ma lui, inesorabilmente,
mi trapana il cervello,
mi scava la mente.
Mi addormo la sera,
mi sveglio il mattino:
nel sogno lui c'era,
col suo trapanino.
Se gli occhi spalanco,
ma forse è un abbaglio,
ti vedo al mio fianco;
se pur non mi sbaglio
ti sento li accanto,
calda, vibrante.
Ti desidero tanto
ricordando all'istante,
il sapore fugace
d'un bacio sfiorato,
e non mi do pace,
che non ci siam dato.
E' un sogno o chimera
che fugge al ricordo
d'effimera sera;
l'amor non è sordo
ma cieco è ignorarlo
si vede ch'è un segno:
maledetto 'sto tarlo,
la mia testa è di legno !

Monza, Carnevale 1993

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