L'angolo di Dosolina
[rubrica RECUPERO]
I progetti di cui abbiamo parlato fino ad ora hanno riguardato sempre il recupero creativo di oggetti di uso comune il cui destino era quello di essere gettati. In questo numero ci occuperemo della trasformazione di un "oggetto" che più o meno tutti utilizziamo quotidianamente, vale a dire il cartone in tetrapak del latte.
Probabilmente non tutti sanno che i contenitori in tetrapak sono formati dal 75% di carta, dal 20% di polietilene e dal 5% di alluminio, pertanto sono interamente riciclabili (si realizza nuova carta e nuovo materiale plastico) (*), in particolare nel nostro Comune è possibile gettarli nella campana verde insieme a vetro, plastica e alluminio. Buona regola è, quindi, differenziare il tetrapak, ma ciò non deve impedirci di dare sfogo alla creatività e di utilizzarlo per creare qualcosa di utile per la nostra casa.
Poniamo di voler realizzare un vaso per fiori secchi, per la cui realizzazione occorre:
- Foglio di giornale (meglio se un quotidiano)
- Spago
- Colla vinilica
- Forbici
- Nastro carta
- Colori acrilici
- Pennelli
1. Si inizia tagliando il cartone del latte della misura che ci interessa, in base all'uso che vogliamo farne; nel nostro caso taglieremo il contenitore circa a metà; volendo possiamo farlo in maniera da rendere il bordo non unito, ma ondulato.
2. Il passaggio seguente prevede di attaccare sulla superficie del nostro futuro vaso una cordicella, che può essere o un pezzetto di spago o il nastro che chiude le uova di Pasqua o, volendo, anche una vecchia stringa da scarpe. Aiutandoci con del nastro carta si fissa la cordicella in più punti, in modo da creare delle "forme" che costituiranno la decorazione del nostro vaso.
3. A questo punto prendiamo il giornale, lo facciamo a pezzetti di varie dimensioni e lo incolliamo, con pennello e colla vinilica, sulla superficie del cartone secondo una tecnica simile a quella della cartapesta (come abbiamo visto anche nel numero scorso), ponendo particolare attenzione quando si applica il giornale sopra la corda.
Una volta asciutto possiamo colorare a piacere con colori acrilici e, come abbiamo avuto modo di vedere anche per altri progetti, si può intingere un pezzo di stoffa con altro colore, passarlo sopra il cartone per creare delle sfumature e per far emergere il rilievo realizzato con la cordicella.
Viene da sé che è possibile utilizzare anche altri tipi di contenitori in tetrapak (i cartoncini dei succhi di frutta, ad esempio) e che con lo stesso procedimento è possibile realizzare oggetti di vario genere: unendo con il nastro carta alcuni contenitori possiamo ottenere dei portaoggetti per ordinare la scrivania, dei portaposate per cassetti (tagliando il contenitore in orizzontale) o comunque tutto quello che la fantasia e anche la necessità suggeriscono!
(*) fonte: http://www.tetrapak.com e http://www.tiriciclo.it