MurloCultura 2014 - Nr. 4

A Poggio Civitate un'altra stagione di grande archeologia

di Annalisa Coppolaro

SCOPERTE DAL TERRITORIO

Anthony Tuck:  “Molti altri anni di scoperte ci aspettano, è il sito delle meraviglie!

 

"Non è stato facile lavorare quest'anno a causa della pioggia. Ma siamo stati ripagati dalla sensazionale scoperta di un nuovo edificio nobile, un Palazzo che ci ha sbalordito. Poggio Civitate è il sito delle meraviglie, ci regala a ogni stagione qualcosa di sorprendente. Proprio come Pompei che ci ha illuminato sulla vita quotidiana dei romani, da Poggio Civitate a Murlo abbiamo scoperto tutto quello che sappiamo sulla vita quotidiana degli etruschi."
Esordisce così il professor Anthony Tuck, della Massachusetts University Amherst, che incontriamo all'Albergo di Murlo. Tuck, direttore degli scavi dal 2001 è protagonista con i suoi 80 studenti di tutto il mondo della stagione archeologica murlese 2014 (fig. 1), che si sta chiudendo dopo sei settimane di lavoro presso Murlo.

Poggio Civitate - Campagna di scavi 2014

Fig. 1. Il gruppo di studenti di archeologia che ha partecipato alla campagna di scavo 2014 a Poggio Civitate.

"Pensiamo si tratti di una nuova struttura monumentale - continua il prof. Tuck - forse di epoca arcaica che va ad aggiungersi alle tre già scoperte a Poggio Civitate. Non possiamo ancora azzardare molte ipotesi, la scoperta è proprio recentissima e peraltro le piogge ci hanno bloccato, il pavimento era estremamente intriso d'acqua e rischiavamo di disturbare o addirittura distruggere lo stesso pavimento... ma le ceramiche rinvenute sembrano risalire al VII sec. a.C, e il palazzo potrebbe essere proprio di quell'epoca. Si tratta del quarto grande edificio dopo il palazzo, l'edificio "tripartito", ossia forse un tempio, e il laboratorio artigianale. Questo ci apre nuove prospettive sulle cose già emerse, confermando che l'insediamento era davvero molto grande e, come avevamo già postulato lo scorso anno, quando abbiamo scoperto un nuovo villaggio su cui proseguiremo, questo centro nobile sarebbe stato il "capoluogo" di un'area vasta che verosimilmente si estendeva su tutta la zona di Murlo comprendendo zone come Lupompesi, Pompana, Montepescini... Forse toponimi etruschi, come credeva il primo direttore degli scavi professor Phillips... Aree a cui forse estenderemo gli scavi negli anni a venire perché promettono molto. Abbiamo inoltre rinvenuto, venti giorni fa, un secondo pozzo (fig. 2), segno evidente che qui c'era molta acqua e che come spesso accadeva questo ha incoraggiato la crescita del centro.

Poggio Civitate - La scoperta del secondo pozzo del periodo arcaico.

Fig. 2. La scoperta del secondo pozzo del periodo arcaico.


Ma qual era, e qual è adesso, per l'etruscologia mondiale, la vera importanza di Poggio Civitate?
Questo centro era immenso e di enorme complessità e ciò ci viene confermato anno dopo anno dalle scoperte archeologiche che tornano alla luce. Rimane molto da lavorare. La scoperta del nuovo villaggio avvenuta lo scorso anno, su cui stiamo lavorando, e l'inaspettato rinvenimento di questo edificio aggiungono nuove informazioni a quanto sappiamo della vita di questo luogo, ma soprattutto aprono sempre nuove e preziosissime prospettive a quello che conosciamo sulla vita quotidiana degli etruschi. Consideriamo che solo grazie a Murlo adesso conosciamo come viveva questo popolo, giorno per giorno. Prima erano state ritrovate solo tombe, gli archeologi sapevano tanto del culto dei morti ma niente dei vivi. Per esempio quanto accadeva ai banchetti di quell'epoca, un rito che si estende ai giorni nostri e che si ritrova nelle abitudini di questa zona di ritrovarsi in enormi gruppi e festeggiare la caccia al cinghiale o la sagra d'ottobre... E poi sappiamo oggi quello che gli etruschi qui producevano, ad esempio il vino. La scoperta di enormi quantità di semi di uva negli scorsi anni, e dei recipienti con cui il vino veniva servito e consumato, ci prova quanto supponevamo. Gli studi di Andrea Ciacci, ad esempio, lo scienziato senese che con noi sta portando avanti ricerche proprio sull'economia e l'agricoltura di quell'epoca, le supposizioni che vi sia stata una produzione di olio (anche se la quantità di noccioli di oliva ritrovati è inferiore a quella dei semi di uva), la produzione di ceramiche locali nell'immenso laboratorio di Poggio Civitate che ci è confermata da nuove tecniche di ricerca che stiamo usando, come la Cromatografia e la XRF, X-Ray Flourescence, che ci dicono quali elementi chimici fossero nelle ceramiche e quindi la loro provenienza, tutto questo aggiunge ad ogni stagione un nuovo patrimonio di conoscenze all'etruscologia mondiale che partono da Murlo. E stiamo aggiornando il sito con le nuove scoperte, un aspetto che ci mette in contatto con il mondo intero, una cosa naturale se si pensa che gli 80 studenti del team di quest'anno vengono da tutti i continenti...
State collaborando con varie università e dipartimenti italiani... Come va questo lavoro di scambio?
Intanto grazie al Comune e al nuovo proprietario del terreno il lavoro quest'anno è stato molto più agevole. Non ci hanno purtroppo aiutato le condizioni atmosferiche: sotto questo punto di vista è stato un anno molto difficile. Ma presto avremo nuovi reperti da esporre nel bellissimo Museo, cose a cui lavoriamo nel laboratorio di restauro presso Murlo, e contiamo di fare una nuova mostra sulla scia di quella sulle iscrizioni dello scorso anno. Inoltre da tempo abbiamo una preziosa collaborazione con Elena Sorge della Sovrintendenza di Firenze, un vero tesoro per noi: è entusiasta e ha grandissime conoscenze sul sito. Oggi collaboriamo con la Facoltà di Architettura di Firenze, con Andrea Ciacci dell'Università di Siena e con l'Università di Napoli. Stiamo imparando grandi cose dal sito, che era forse il centro amministrativo di un'immensa area, un po' come quello che è poi accaduto nel Medio Evo, quando Murlo comandava una grandissima zona, e gli scavi eseguiti a Vescovado sembrano provarlo, così come sappiamo che gli insediamenti qui sono antichissimi, molto precedenti a quello etrusco. Scoprire e comunicare questa ricchezza immensa di scoperte è ciò che stiamo facendo, e il nostro entusiasmo proviene anche dal fatto che ogni anno, ogni stagione portano nuove conoscenze, reperti e dati importantissimi... Sembra proprio che vi saranno tanti altri anni di lavoro e di indagine in questa zona di Murlo, e questo non può che emozionarci".
Solo un progetto per il futuro...
Abbiamo un'idea che concerne la creazione di un parco archeologico qui a Murlo, a Poggio Civitate, per valorizzare al meglio la zona dove si sta scavando dal 1966... Sarebbe una bellissima cosa, ma prima di quello molte altre cose restano fortunatamente da scoprire..."

 

Riferimenti
http://poggiocivitate.classics.umass.edu/

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