La pubblicazione dell’Associazione Culturale al suo 100° numero
EDITORIALE
Sono trascorsi ventiquattro anni da quel luglio 1994 quando fece la sua comparsa il primo numero della nostra pubblicazione, abbinato a quella di Murlo Notizie, organo dell'Amministrazione Comunale diretto da Simone Marrucci. Solo nel maggio 1998, dopo una sosta di ripensamento durata oltre tre anni, la pubblicazione fece la sua ricomparsa col nome di Murlo Cultura che ha incessantemente conservato fino ad oggi. Dopo questo breve cappello iniziale qualcuno se ne domanderà il motivo, ovvero il perché di questa premessa che ben volentieri intendiamo spiegare anche se il titolo iniziale l'anticipa con chiarezza. Infatti, con la prima di questo 2018, il totale delle pubblicazioni trimestrali raggiunge il fatidico numero di 100. Un traguardo allora? Niente affatto, ma solo un numero scaramantico che faccia da trampolino per la seconda tranche di Murlo Cultura della stessa consistenza che avverrà senza meno quando sarò occupato a districarmi dai soliti impegni in qualche altra dimensione, o altra vita, come ho sempre fatto in questa.
In attesa che ciò accada il più tardi possibile, mi piacerebbe rivisitare il tempo trascorso in modo virtuale assieme a tutti coloro che sono venuti a contatto con la nostra pubblicazione sia come lettori o come articolisti ed abbiano cercato di dire qualcosa sul nostro territorio. Mi riferisco alle impressioni che suscita, a come si presenta e viene gestito ma, soprattutto a quello che ancora nasconde e che è sempre più difficile scoprire. Murlo Cultura nacque con questo preciso intento, ovvero di far conoscere il luogo a coloro che vi abitavano e che fino a quel momento, tranne rare eccezioni, si erano ben poco curati di sapere. I promotori di questa idea erano consapevoli che sarebbe stato possibile realizzarla se riuscivano a coinvolgere tutti gli abitanti nell'impresa, certi che ognuno di essi, giovane o vecchio, acculturato o non, era depositario di un frammento di storia, appresa o vissuta nel luogo dove viveva e che era parte della storia di tutti. Mettere assieme esperienze, ricordi di fatti accaduti o appresi, di eventi speciali o quanto altro poteva costituire quella memoria scritta di una comunità che il destino aveva deciso di far fare un tratto di strada assieme. Partire da lontano, dalle tracce di quanto era rimasto e, con l'aiuto di tutti. iniziare a leggerle e poi metterle assieme, apparve come un progetto esaltante degno di essere perseguito con fermezza senza lasciarsi fuorviare dalle inevitabili fatuità che sarebbero apparse strada facendo. Debbo confessare di essere rimasto fortemente impressionato nel percorrere ad occhi aperti un territorio che ad ogni piè sospinto mostrava le tracce di attività antiche delle quali si era perduta memoria; luoghi che nascondevano storie tragiche ed esaltanti; pievi e monumenti eccelsi in via di dissolvimento dai nomi mitici riportati in storie che ormai appartengono non solo alla nostra comunità ma a quella della cultura e dell'arte universali. E la natura? Un autentico museo a cielo aperto da qualsiasi parte uno volga lo sguardo libero da ogni intento speculativo personale per poter entrare nell'entità vera delle cose e scoprire che la storia della terra in cui abbiamo la fortuna di vivere si trova scritta sull'alternanza di quanto mostra con una dovizia di dettagli che spesso andiamo a cercare altrove non immaginando lontanamente che si trovano sotto i nostri piedi! Storia, natura e segni dell'uomo: questi i temi fondamentali che spinsero a cercare di mettere assieme una pubblicazione interessata a conoscere il luogo in cui viviamo per poterne preservare responsabilmente l'integrità. Non dimentichiamo che l'uomo dovrebbe vivere in simbiosi con il territorio rispettandone la natura, cercando di preservarla senza stravolgerne l'essenza ma piuttosto assecondandola. Il territorio di Murlo, nelle sua varietà naturalistiche, storiche e culturali è un'autentica miniera di notizie ancora da scoprire e non solo di iniziative ludiche che non lasciano tracce come l'acqua sulle penne di un papero che se n'esce asciutto dopo avervi fatto un tuffo dentro. Il centesimo numero di Murlo Cultura questo riesce a suggerire oggi a chi scrive, con la speranza che faccia altrettanto con chi voglia collaborare affinché questo foglio sopravviva ancora.