Una passeggiata tra i cuscini del Crevole
EVENTI NEL TERRITORIO
L'8 aprile è stata, si può dire, una data memorabile, un giorno emozionante che ha visto circa un centinaio di persone passeggiare per il letto del Crevole accompagnati da osservazioni naturalistiche e geologiche, di ingegneria naturalistica e dinamica fluviale, intervallate da performance teatrali del gruppo SelvaticaMente che ha inaugurato la sua attività in questa occasione, creando dialoghi e suggestive esibizioni appositamente per questo nostro evento.
La passeggiata è stata organizzata in collaborazione tra il comitato Amici del Crevole, l'Associazione Culturale di Murlo e Slowfood Siena e si è svolta nel percorso che va dal ponte di Crevole, sotto la rocca, fino al guado dei Pianelli. Sotto il ponte, sui resti della struttura conosciuta localmente come "Il salto delle pecore", di recente indelebilmente macchiati con scritte a vernice da anonimi (al momento in cui scrivo), il gruppo SelvaticaMente ci ha accolti con una suggestiva rappresentazione in cui le attrici hanno impersonato ninfe d'acqua, custodi del Crevole, offese dalla mano dell'uomo che non sempre ha avuto atteggiamenti benevoli verso i fiumi.
Successivamente, il ricercatore universitario Luca Paoli (Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Siena) ci ha parlato del raro lichene Lobaria pulmonaria, protetto in molte nazioni, che è presente proprio in questa parte della valle del Crevole, così come i geologi Enrico Tavarnelli (professore Ordinario di Geologia Strutturale presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, della terra e dell'Ambiente-DSFTA, Università degli Studi di Siena) e Francesco Parigi (docente presso il liceo scientifico G. Galilei, Siena) ci hanno spiegato l'importanza e il significato dei "basalti a cuscini", sui quali il Crevole scorre per un buon tratto, anch'essi purtroppo interessati da deturpanti scritte a vernice. La passeggiata è proseguita con altri "incontri" a sorpresa con le ninfe in particolari tratti del torrente, con altre 3 performance con metafore sull'impatto dell'uomo sui fiumi e sull'acqua, con rituali propiziatori e con il risveglio finale della dea dell'acqua, Urcla, divinità etrusca, che rivive grazie alla partecipazione popolare e a coloro che hanno scelto di cantare il rituale delle ninfe.
Altri contributi tecnici e scientifici durante il percorso sono stati dati dall'ingegnere ambientale Maurizio Bacci (amministratore e direttore tecnico della IRIS, con 30 anni di esperienza su problematiche inerenti riqualificazione fluviale, VIA, ingegneria naturalistica, turismo e mobilità sostenibili), che ha spiegato l'inutilità, l'inefficacia e l'imponente impatto ambientale di progetti come quelli delle briglie previsti dal Consorzio di Bonifica per il Crevole e il Crevolicchio, e infine dal ricercatore universitario Andrea Benocci (Dipartimento di Scienze Fisiche della Terra e dell'Ambiente, Università degli Studi di Siena) che ha elencato le molte specie animali e vegetali rare e a rischio che abbiamo nei nostri torrenti.
Al termine del percorso, Luciano Scali, presidente onorario dell'associazione Culturale e nostra memoria storica, ci ha parlato della fornace di calce dei Pianelli.
La giornata si è conclusa con un brindisi all'osteria di Murlo Il Libridinoso dove ci siamo salutati felici di una giornata davvero unica, originale e che ha mostrato come una fruizione culturale di un torrente possa richiamare molte persone e suscitare un vero e genuino interesse per il nostro territorio.
Alcuni momenti della giornata