Incontri occasionali
EDITORIALE
Certe volte può accadere d'incontrarsi in un luogo insolito, quasi ci fossimo dati appuntamento per parlare di qualcosa d'importante anziché eseguire un'operazione di routine che non ammette deroghe. Si, proprio quella consistente nel conferire ai contenitori opportunamente predisposti, gli scarti derivati dal nostro vivere quotidiano. "Incontro alla stazione ecologica!" potrebbe titolarsi questa breve riflessione dopo che due amici di vecchia data, liberatisi di quei rifiuti che avevano permesso loro di ritrovarsi, hanno ripreso a parlare. Dopo le frasi di rito riferite alla salute personale ed a quella della famiglia, sono riemersi subito i ricordi del passato ma senza dettagliarli troppo per non cadere nel patetico facendo paragoni tra l'attuale ed il tempo che fu. Io, Edilberto e poi Camillo, con quest'ultimo sempre di corsa, preciso come suo costume nella selezione ordinata delle cose da gettare, rigorosamente predisposte in appositi sacchetti sigillati. Assai meno organizzati noi due: io usando i sacchetti della spesa ed Edilberto "a fare selezione sul posto" pescando da un unico contenitore per dividere di volta in volta la carta dai barattoli, dalla plastica e dal vetro. A chi fosse passato in quel momento non sarebbero sfuggiti i diversi caratteri dei tre personaggi che il caso, seppure per pochi attimi aveva fatto incontrare presso un luogo d'interesse comune. Più razionale e preciso Camillo che in pochi secondi era riuscito a liberarsi del materiale di scarto e dopo un breve saluto si era allontanato per seguire un programma che senza meno aveva già predisposto prima di uscire di casa. Molto più lenti noi nell'operare lì per lì le necessarie scelte, ma anche per scambiarci due parole dopo tanti giorni, per non dire mesi di silenzio. Quanto ci sono sembrati lontani quei tempi allorché la frequentazione quotidiana era d'obbligo poiché da essa scaturivano idee per realizzare eventi che sono rimasti simili a pietre miliari nella cultura murlese con i prestigiosi seminari, incontri ludici e culturali, mostre e cene, o meglio convivi, com'era uso chiamarli. Da ognuno di quegli incontri nascevano poi pubblicazioni che stanno divenendo rarità nel loro genere e che hanno portato lustro a questa frazione ormai ridottasi ad una dimensione talmente esigua da potersi paragonare a quella di qualche famiglia patriarcale ancora abbastanza comune durante il periodo della mia infanzia. Poche parole quindi in un occasionale incontro ma paragonabili ad altrettante chiavi per aprire quell'immenso archivio che ognuno di noi custodisce all'interno della propria mente. Ci siamo abbracciati prima di separarci e mentre ognuno, per direzioni opposte faceva ritorno alla propria dimora, mi sono quasi meravigliato su quanto è possibile che possa accadere anche solo andando a svuotare la pattumiera alla stazione ecologica predisposta dall'Amministrazione Comunale per la residua comunità del minuscolo castello di Murlo.