MurloCultura 2019 - Nr. 1-2

Cronisti in classe - Dietro le quinte

di Monica Folchi, Elenna Giovenco, Costanza Giubbolini e Alfonso Riva

NOTIZIE DALLA SCUOLA

Il Campionato di Giornalismo indetto dal quotidiano "La Nazione" è diventato ormai un appuntamento fisso per la Scuola Secondaria di primo grado di Murlo. Ogni anno i ragazzi delle scuole medie della provincia di Siena (e contemporaneamente anche quelli delle altre zone della Toscana e dell'Umbria) sono invitati a sfidarsi a colpi di interviste, sondaggi, inchieste, dossier: il mandato consiste nel realizzare delle pagine di giornale su temi a scelta o proposti da sponsor/patrocinatori; in ogni pagina devono trovare spazio tre articoli e due immagini con relativi titoli e didascalie.
I ragazzi accolgono con entusiasmo questo progetto perché comprendono che l'obiettivo è imparare divertendosi e collaborando, perciò danno il massimo e sono veramente orgogliosi nel vedere pubblicato il risultato dello sforzo comune, con i loro nomi stampati in calce.
L'attività, oltre a promuovere la collaborazione tra pari, consente di sviluppare le abilità di scrittura e promuove la competenza del comunicare, anche attraverso la produzione di immagini significative. Ma i ragazzi imparano anche a formulare domande mirate, a costruire schemi e grafici per sintetizzare le informazioni raccolte attraverso i sondaggi, a scrivere adattando il registro linguistico alla tipologia testuale, alla tematica affrontata e al pubblico dei lettori del quotidiano.
E così per qualche settimana le classi "si aprono": si formano gruppi misti, dove i più grandi guidano i più piccoli, i ragazzi si organizzano e si dividono il lavoro, tutti sono coinvolti e ascoltati. I vari ambienti della scuola sono "invasi" da gruppi che ricercano e selezionano informazioni, sintetizzano, schematizzano, scrivono, disegnano, scelgono con cura le parole, revisionano...
E gli insegnanti (tutti, non solo quelli di Italiano) si spostano da un'aula all'altra, da un gruppo all'altro a dare indicazioni, suggerire procedure, rispondere a quesiti, contenere i contrasti e far sì che le divergenze di opinione diventino una risorsa, come spunto di riflessione.
Infine si ritrovano tutti insieme, alunni e docenti, per la revisione generale e per la scelta dei titoli e delle immagini, che avviene con una democratica votazione.
Una delle difficoltà principali è costituita dalla gestione degli spazi della pagina di giornale: ogni articolo deve presentare un determinato numero di caratteri e ciò comporta spesso il "sacrificio" di alcune parti che sembravano venute così bene! La fase di revisione comune deve quindi tenerne conto ed è divertente assistere a discussioni sulla scelta del termine più efficace, più comprensibile o semplicemente più corto.

La pagina del 15 febbraio
La pagina a cura della Scuola Media di Murlo uscita su "La Nazione" il 15 febbraio 2019 è stata dedicata al tema della memoria, intesa come recupero delle tracce del passato nel nostro territorio e chiave di lettura del presente.
La tematica era già stata proposta a ottobre nell'ambito del progetto Libriamoci a scuola, promosso dal Maggio dei Libri del M.I.U.R. per stimolare il piacere della lettura tra i giovani e dedicato al tema "2018: anno del patrimonio culturale"; al termine del lavoro era stato organizzato un evento dal titolo "etruSCUOLogi", con il coinvolgimento delle famiglie e della classe V della Scuola Primaria. Gli articoli per il giornale sono stati realizzati a partire dalle letture e dalle esperienze effettuate per quell'occasione.
Così gli alunni di terza si sono calati nei panni dei viaggiatori del Grand Tour che tra Sette e Ottocento giravano l'Italia e ammiravano città, monumenti e panorami, facendosi rapire dalla bellezza dei luoghi e tracciando schizzi e annotazioni sui loro taccuini di viaggio. I ragazzi sono riusciti a guardare con occhi nuovi e animo aperto lo spettacolo del paesaggio in cui vivono, facendosi trasportare dall'immaginazione in un'atmosfera di particolare suggestione.
Gli alunni della seconda hanno invece riflettuto sull'importanza della lettura e della scrittura come mezzo per trasmettere la memoria, prendendo spunto da un provocatorio interrogativo desunto dal romanzo di Sebastiano Vassalli Un infinito numero: perché una civiltà progredita come quella etrusca non ha avvertito l'esigenza di lasciare ai posteri un patrimonio letterario? Forse la scrittura non è in grado di tramandare con veridicità la storia di un popolo, perché filtrata dalla visione degli autori?
I ragazzi della prima hanno approfondito i metodi di indagine e recupero di informazioni sul passato partecipando a un'attività laboratoriale sul mestiere dell'archeologo presso il Museo Etrusco di Murlo. In quell'occasione hanno intervistato l'operatrice museale Elisa Ghinassi, che è stata disponibile a rispondere alle loro domande. Purtroppo lo spazio a disposizione nella pagina del quotidiano non ha permesso di pubblicare l'intervista per intero, perciò ve la proponiamo su Murlo Cultura nelle pagine seguenti, dopo gli articoli di giornale che hanno partecipato al Campionato di Giornalismo 2019.

La pagina del 26 marzo
Il tema assegnato per redigere la seconda pagina di giornale, uscita il 26 marzo 2019, è stato il fenomeno del gaming, la dipendenza dei giovani dai videogiochi, che ha immediatamente riscosso un forte successo fra i ragazzi. Gli alunni infatti, sia in fase di stesura che a conclusione del progetto, hanno sottolineato che, mentre approfondivano i diversi aspetti riguardanti l'argomento, si sentivano coinvolti in prima persona e quindi fortemente motivati. In particolare sono state due le attività che hanno avuto maggior successo: il debate, ossia un confronto fra due squadre di studenti in cui una doveva interpretare il ruolo dei genitori e l'altra quello dei figli, e un sondaggio sul gaming che aveva come campione di riferimento proprio gli alunni dell'Istituto.
Durante il dibattito, controllato e gestito da due studenti a cui era stata assegnata la funzione di moderatori, la discussione ha preso una piega inaspettata: il gruppo dei figli ha sostenuto la tesi che la loro dipendenza dai videogiochi sia causata proprio dai genitori, che spesso si mostrano accondiscendenti e docili di fronte alle pretese dei figli, ancora troppo piccoli per discernere "il bene dal male". Le argomentazioni sono state talmente convincenti che la squadra dei genitori si è trovata più volte in difficoltà per controbattere. In entrambi i casi interpretare questi ruoli è stato utile ai ragazzi per porre maggiore attenzione a situazioni che si trovano a vivere quotidianamente, ma sulle cui cause e conseguenze da soli difficilmente si sarebbero interrogati.
L'altra attività in cui gli studenti si sono cimentati è stata un'indagine volta a rilevare se e quanto la popolazione scolastica del territorio sia "contagiata" dal fenomeno del gaming. Il sondaggio è stato somministrato su un campione di 239 alunni (sia maschi che femmine, di età compresa fra gli 11 e i 14 anni, residenti nel territorio di Murlo e di Monteroni d'Arbia) e quindi i risultati sono da ritenere abbastanza rappresentativi. I ragazzi, come piccoli analisti in erba, ne hanno curato l'intera elaborazione: dalla stesura delle domande a risposta multipla, alla trascrizione in formato digitale delle stesse, necessaria per poi proporre l'indagine in modalità online.

 
 

 Nei grafici qui sopra, alcune domande e risultato del sondaggio sul gaming, con le differenze tra i maschi e le femmine intervistati.

 

I dati raccolti sono stati infine analizzati e tradotti dal linguaggio matematico a quello naturale; sono state selezionate le informazioni più rilevanti, che sono state poi trascritte nell'articolo. Questa fase dell'attività è stata svolta sotto la guida dell'insegnante di matematica e ha permesso agli alunni di sviluppare competenze trasversali e multidisciplinari (da quelle logico-matematiche e tecnologiche a quelle linguistiche e comunicative). Durante l'analisi dei risultati, gli alunni hanno potuto constatare che i maschi, indipendentemente dall'età, sono coinvolti in misura maggiore dal fenomeno, non soltanto numericamente, ma anche rispetto al tempo impiegato per giocare; non a caso è emerso che le femmine sono maggiormente consapevoli dei rischi che si corrono abusando di joystick, smartphone e console. Tuttavia, mentre stilavano l'elenco degli effetti causati dalla dipendenza dai videogiochi, i ragazzi si sono sforzati di riconoscere aspetti positivi e negativi del fenomeno; questo ha rappresentato un momento altamente educativo dell'attività perché hanno imparato a valutare fatti e situazioni da punti di vista molteplici.
Anche per questo motivo l'adesione al Campionato di giornalismo è ormai un appuntamento fisso: i ragazzi capiscono che la realtà va esplorata con cautela, che prima di giudicare bisogna documentarsi, che un buon giornalista non deve accontentarsi di idee vaghe e approssimative, ma soprattutto che con la collaborazione si ottengono risultati gratificanti e ci si arricchisce reciprocamente.

 

CAMPIONATO DI GIORNALISMO "CRONISTI IN CLASSE" 2019

GLI ARTICOLI DELLA SCUOLA DI MURLO

pagina comparsa su La Nazione del 15 febbraio 2019

pagina comparsa su La Nazione del 26 marzo 2019

Sito web del campionato: http://lanazione.campionatodigiornalismo.it/category/siena/

 

 

 

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