Succede anche da noi

EDITORIALE
Quando un evento costringe ad abbandonare le proprie abitudini di vita, è come se avvenisse una cesura col passato inducendo a imboccare percorsi nuovi mai immaginati prima. Dal giorno in cui questa storia avrà fine, dovrà trascorrere del tempo per tornare alla normalità e metabolizzarne il ricordo se vogliamo che tutto torni come prima. Troppi lutti ci sono stati e ci saranno ancora e chi vorrà superare questa prova dovrà penare molto per riuscirvi. Solo il tempo potrà aiutare, come ha sempre fatto portandosi dietro il ricordo che sbiadirà sempre di più col suo trascorrere prima di passare definitivamente nel dimenticatoio da dove verrà riesumato un giorno, se un evento simile si ripresenterà ancora. Oggi le restrizioni imposte alla Comunità per contenere le conseguenze della pandemia in atto stanno sorprendendo un po' tutti e, in una certa misura anche un vecchio come me. Di solito cerco di pensare a quanto l'evento in atto rappresenta senza rapportarlo al mio disagio ma piuttosto a quello della Comunità. Il vecchio sa di vivere alla giornata, di non poter fare progetti come in passato quando ogni sua attenzione era finalizzata a prevedere quali sorprese gli avrebbe riservato il futuro. Forte di tale convinzione anch'io preferisco volgere lo sguardo ad eventi del passato anziché a quanto mi accadrà a breve poiché so già come andrà a finire.
Ecco il motivo per il quale i vecchi appaiono prolissi e ripetitivi poiché hanno dietro di se ricordi certi su cui discettare e, un'unica certezza sulle opinabili speranze future.
In questi giorni poi, in sintonia con quanto sta accadendo, m'è tornata in mente un'idea che la nostra Associazione Culturale sponsorizzò in passato e potrebbe attuarsi quando il morbo che affligge l'umanità intera se ne sarà ritornato da dov'era venuto. Si tratterebbe di far rivivere un'opera di cui stanno scomparendo le tracce ma che potrebbe recuperarsi in occasione di una riacquistata serenità collettiva. Si tratta dell'antica meridiana oggi scomparsa ma della quale se ne conosce l'esistenza dalle tracce ancora visibili sulla facciata della Palazzina che ospita il Museo di Murlo e il cui progetto di rifacimento venne presentato sul numero speciale di Murlo Cultura del 2014 assieme ad una foto che simulava il lavoro finito.
Un'occasione unica per ricordare quanto sta accadendo e per adoperarsi affinché non si ripeta.
La meridiana è un segno solare che scaccia le ombre della notte quando le tenebre ingigantiscono quelle paure che ognuno porta dentro di sé e vengono dissipate dalla luce e dalla conoscenza. Il sapere porta serenità e fiducia in un futuro incognito e potrebbe anche suggerire una frase che la ritrovata meridiana potrebbe esprimere:

SII SERENO COME LE ORE SOLARI CHE SEGNO