MurloCultura 2022 - Nr. 1-2

L’altezzoso granchio Giuliano

di Nicola Ulivieri

NATURA DI MURLO

Come tutti saprete, incontrare un granchio di fiume è ormai un evento assai raro. Ricordo che quando ero piccolo se ne trovavano facilmente nei torrenti di Murlo e facevo attenzione nel mettere le mani sotto i sassi nell’acqua per paura che ce ne fosse uno a prendermi un dito con le chele. Le cose sono cambiate negli ultimi decenni e ora, trovare un granchio di fiume, è un fatto straordinario. In una pagina web del comitato Amici del Crevole, in cui è riportato un appello di difesa dei torrenti di Murlo da parte dell’università di Siena [3], si ricorda che il granchio di fiume (crostaceo decapode) è in rarefazione ovunque per la perdita di qualità degli ambienti acquatici e per questo divenuto poco frequente in quasi tutta Italia; è inserito come specie protetta negli Allegati A e B della Legge Regionale 56/00 [4] e ritenuto vulnerabile al rischio di estinzione secondo il database regionale RE.NA.TO. [5]. Nel nostro periodico avevamo parlato dei granchi dei nostri torrenti in alcune occasioni, come ad esempio per la difesa del Crevole e Crevolicchio da progetti di cementificazione [1] e per dei premi fotografici in cui troviamo il “Il granchio minatore” di Sara Bracci [2].
Ebbene, alcuni mesi fa mi è capitata una cosa davvero singolare e inaspettata: me ne sono trovato uno che, pure con un certa alterigia, sembrava volermi sbarrare la via in uno stradello di bosco. Girellavo in bicicletta nella zona sottostante l’antica cava di serpentino di Vallerano, vicino al Fosso dei Fangacci e al Fosso di Pietracupa, nel versante opposto a Vallerano, cercando un viottolo per chiudere un percorso ad anello. Avevo abbandonato un attimo la bicicletta e avanzavo a piedi per capire se lo stradello avesse uno sbocco quando mi trovo un granchio – fuori dall’acqua e lontano dai torrenti – che si mette in posizione di difesa alzando le chele, rivelando così la propria presenza che altrimenti non avrei notato.
Mi sono messo a fotografarlo e filmarlo senza che lui mostrasse il minimo timore e l’ho battezzato Giuliano. Solo dopo il mio terzo passaggio, finita la ricognizione dello stradello che fortunatamente portava ad una strada, quando sono tornato con la bicicletta, si è finalmente rilassato e rimesso in posizione di riposo, mimetizzandosi di nuovo tra i sassi. Ho quindi salutato Giuliano promettendogli di tornare a trovarlo e ho proseguito il mio percorso.

 

Il granchio Giuliano - di Nicola Ulivieri 
 Il granchio Giuliano - di Nicola Ulivieri
Giuliano fotografato dall’autore presso il Fosso dei Fangacci. Il granchio di fiume (Potamon fluviatile) è specie protetta a livello regionale, in forte diminuzione in tutto il suo areale di distribuzione, che comprende l’Italia, i Balcani, la Grecia e le isole maltesi. Risente moltissimo dell’inquinamento dei corsi d’acqua (da scarichi, fertilizzanti agricoli, pesticidi ecc.), del prelievo idrico, della distruzione degli habitat fluviali. Nel territorio di Murlo, grazie alla qualità ancora elevata dei corsi d’acqua, è possibile incontrarlo, anche se con meno frequenza del recente passato. Motivo in più per difendere i nostri corsi d’acqua e migliorarli ulteriormente.


Vista l’importanza di questi rari crostacei, indicatori della buona qualità dell’ambiente e del territorio, ho segnalato la sua presenza all’Università di Siena e il dato è stato registrato nel database Archivio Fauna Toscana (AFT) attivo presso il Dipartimento di Scienze fisiche della Terra e dell’Ambiente, gestito dal prof. Giuseppe Manganelli e dal dr. Leonardo Favilli, database che ha come scopo principale quello di inventariare le specie appartenenti ai principali gruppi faunistici presenti in Toscana.

 Arrivederci Giuliano e speriamo di incontrarci presto di nuovo, magari con tutta la tua famiglia.

 

 

Riferimenti bibliografici

[1] Briglie sul Crevole e Crevolicchio: un riepilogo dei fatti, MurloCultura 4/2017.

[2] Premiati i vincitori di Obiettivo Murlo 2020. “Il granchio minatore” di Sara Bracci, partecipante per la Sezione locale, Murlo Cultura 2-3-4/2020.

[3] No briglie su Crevole e Crevolicchio: un altro appello dall’Università di Siena, 26/06/2017, blog del Comitato Amici del Crevole.

[4] Legge Regionale 56/00 (legge sostituita dalla L.R. 30/2015 ma i cui allegati, comprendenti le specie protette, sono tutt’ora vigenti).

[5] RE.NA.TO. - REpertorio NAturalistico Toscano, Regione Toscana.

 

 

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